Alesi Hamilton Ferrari
Dopo le critiche, il direttore della Gazzetta dello Sport ha deciso di scrivere la sua risposta a Jean Alesi.

Il mondo della F1, così come accade in molti sport, è spesso protagonista in quelle che sono le cosiddette voci. L’ultima di queste ha visto Mattia Binotto al centro di tutte le attenzioni. Una voce, quella del suo licenziamento, che Jean Alesi ha etichettato come falsa, lasciandosi andare a critiche poco eleganti nei confronti della Gazzetta dello Sport. A volte però, come si dice, è il silenzio a valere più di mille parole.

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La dura replica della Gazzetta dello Sport alle critiche di Jean Alesi

Nel mondo della F1 capita spesso che alcune voci, più o meno vere, prendano più piede di altre. In Italia, in particolare, se tali rumors riguardano la Scuderia Ferrari ognuno sembra quasi avere il dovere di esprimere la propria opinione. Una cosa più che corretta finché si resta nei limiti di quello che è il solo proprio pensiero. Non ha fatto questa scelta Jean Alesi, ex Ferrari, che ha fortemente criticato la Gazzetta dello Sport. “Una palla”, secondo Alesi, quella raccontata dal noto giornale color rosa su Binotto. La scelta di stare in silenzio non è però stata presa neanche dalla Gazzetta. Di seguito riportiamo quanto scritto dal direttore.

“Allora non era una palla. La fine della stagione di Binotto in Ferrari, anticipata dalla Gazzetta, è stata bollata proprio così, una palla, da Jean Alesi. La frase, di per sé insignificante visto che l’ha pronunciata uno dei piloti meno vincenti della F1, assume in realtà una sua importanza. La Ferrari ha una storia gloriosa anche se il presente è complicato. Nei motori e in una storia così lunga le difficoltà ci possono stare. Ci sta meno la corte dei miracoli che in questi anni, e in passato, ha supportato la Scuderia spesso danneggiandola più che aiutandola. […] A farti dire che sei bravo non è che diventi campione del mondo. La questione Binotto l’hanno posta delusioni ed errori; la Gazzetta ha solo raccontato, non creato”. – Stefano Barigelli

Binotto Ferrari Mercedes
Photo Credit: Ferrari Media Centre

“Anche a Enzo Ferrari era capitato di stare anni senza vincere; ma continuò a dannarsi perché il mondiale tornasse a Maranello. Recuperare quello spirito è il primo punto che il team principal deve fissare per sé e per chi avrà intorno. Lasci perdere i gran maestri dell’ordine delle scuse, i perdenti che hanno sempre la verità in tasca e la bacheca vuota. La Ferrari non ha bisogno di galoppini zelanti in tuta rossa. […] C’è una stagione da costruire partendo da un pilota, Leclerc, che ha tutto per essere un fuoriclasse. Il resto, se la Ferrari farà la Ferrari, verrà da sé.” – Stefano Barigelli

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Chiara Zambelli

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