Con un solo giorno di test per il prossimo anno tra la fine della stagione MotoGP 2022 e l’inizio del divieto di test obbligatorio il 1° dicembre, non c’è un’enorme quantità di dati che possiamo estrapolare dall’azione vista durante i test di MotoGP a Valencia. Ma, l’unica cosa certa è il diverso umore tra i fratelli Marquez: Marc deluso dai “progressi” della sua Honda, mentre Alex è rimasto estasiato dal potente motore Ducati.
Marc Marquez deluso da Honda HRC: “Non possiamo vincere con questa moto”
C’era molto da fare per la consegna di una nuova Honda RC213V a Marc Marquez domenica, e con il feedback iniziale del sei volte campione del mondo MotoGP sulla nuova moto ai test di Misano in arrivo al termine del suo ultimo periodo di riabilitazione, c’è stato un’aria di incertezza su cosa sarebbe venuto fuori durante i test a Valencia. Il risultato, alla fine, è stato molto inferiore alle aspettative. Semplicemente, la nuova moto non risolve nessuno dei problemi della vecchia, e Marquez è stato inequivocabile nell’esprimere la sua opinione: “Con questa moto non possiamo vincere un campionato”.
Il linguaggio del corpo era visibile a tutti; questo è un ex campione del mondo MotoGP che crede di essere veloce e pronto per il nuovo titolo e la sua squadra non è ancora all’altezza di fornirgli una moto all’altezza. Ciò significa che molte cose si muoveranno in Honda per migliorare al meglio la guidabilità della RC213V consentendo a Marc Marquez di vincere il suo settimo titolo mondiale. Ma con solo 10 settimane al prossimo test, che comporterà molte notti insonni ad HRC, riusciranno a sviluppare una moto da titolo?
Alex Marquez potrebbe mostrare il suo talento in Gresini Racing dopo quanto visto ai Test a Valencia
Il viaggio di ritorno in macchina a Cervera dopo i test MotoGP svolti a Valencia deve essere stato imbarazzante tra i fratelli Marquez, perché mentre Marc ha ovviamente serie preoccupazioni per il suo futuro, suo fratello minore Alex non avrebbe potuto essere più felice. Passando dalla Honda a una Gresini Ducati, sembra aver trovato una moto che finalmente funziona per lui e potrebbe renderlo uno tra i maggiori protagonisti della prossima stagione.
Ammettendo che la principale differenza tra la RC213V e la Desmosedici è che la moto italiana permette al suo stile di guida naturale di emergere in primo piano, è stato subito evidente non solo nella sua velocità (sei decimi di secondo dal più veloce Luca Marini – un divario inferiore rispetto al suo tempo in Q1 alla pole di sabato), ma anche nella sua costanza.
Nessuno si aspetta che combatta per il campionato l’anno prossimo, ovviamente, ma ogni tanto correre in testa, sfidare se stessi e puntare alla vittoria in qualche gara e andare spesso a podio potrebbero portare il giovane Alex fuori da quella scomoda e pesante ombra del fratello maggiore Marc, preparandolo ad un cammino per dimostrare quanto appartenga alla MotoGP.
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