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A stagione finita ecco i nostri Top&Flop tra i piloti che hanno corso nel mondiale 2022: i 5 promossi e i 5 bocciati dell'anno.

Un altro mondiale di F1 è giunto al termine; una stagione che ha visto Verstappen vincere per la seconda volta di fila il titolo mondiale e Red Bull tornare sul tetto del mondo dopo anni di dominio Mercedes. Il 2022 con le nuove vetture ad effetto suolo ha regalato gare tra alti e bassi per piloti vecchi e nuovi. Ecco dunque i nostri Top&Flop tra i piloti che hanno corso il mondiale di F1 2022.

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Top&Flop piloti F1 2022: i cinque promossi di questa stagione

Max Verstappen

Con 15 vittorie su 22 gare corse sarebbe sembrato uno scherzo quasi di cattivo gusto non metterlo tra i migliori del mondiale 2022. Il campione del mondo olandese si è ripresentato in pista pronto a sbaragliare la concorrenza e, come papà Jos gli ha insegnato non ha deluso le aspettative. Forte e maturo, il secondo titolo da un certo punto in poi per Verstappen è stato una passeggiata. Il problema per gli altri? Margine di miglioramento il ragazzo ne ha ancora. L’uomo da battere nel 2023 sarà ancora lui. Ora però vogliamo tutti sapere cosa ti ha fatto Perez.

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Photo Credit: Verstappen Twitter

Charles Leclerc

San Carletto da Monaco, il vicecampione 2022. O il primo degli sconfitti, de gustibus. Partito per vincere, Leclerc ha poi dovuto fare i conti con un team, se stesso compreso, ancora acerbo per ambire al titolo mondiale. E la pazienza è forse stata un delle virtù di cui ha fatto maggior uso. Il pilota monegasco, nonostante le molte difficoltà affrontate, ha comunque chiuso la stagione con il sorriso. Nel mondiale 2023 lui ci crede, anche tanto. E questo ai tifosi della Rossa deve bastare. Per ora. Dopo una stagione sofferta il secondo posto giunge più che meritatamente. Ora serve solo fidarsi un po’ più di se stessi.

George Russell

I piloti che un domani potranno raccontare di aver battuto Hamilton fanno parte di un’élite più che ristretta; George Russell con il mondiale 2022 ha raggiunto tutti i requisiti per entrarci. Il primo anno in Mercedes non dona le aspettative mondiale a cui si era abituati, ma il giovane pilota inglese ha molto di cui essere fiero. Davanti a Hamilton in classifica e con la prima e unica vittoria Mercedes che porta il suo nome. La sua prima tra l’altro. La strada certo è lunga, ma se questo è l’inizio allora la storia non potrà che essere bella. Come tutti, anche Russell vuole il mondiale. E il sette volte iridato per lui sembra essere un collega come un altro. E questo di sicuro è un buon punto per ripartire.

Guanyu Zhou

Arrivato all’esordio in f1 con l’etichetta del pilota pagante, Zhou ha invece sorpreso tutti. Se stesso compreso probabilmente. La rivelazione del mondiale 2022 è infatti proprio il pilota cinese, in grado di crescere e destreggiarsi in un mondo che lo aveva già messo in un determinato gruppo. I pregiudizi però a volte sono solo tali e Zhou è stato la conferma che spesso le prime impressioni prendono la direzione sbagliata. Rinnovo più che meritato e promozione più che sufficiente. Almeno lui una monoposto sa come si usa.

Photo Credit: Alfa Romeo Twitter

Kevin Magnussen

Cacciato e ripreso dalla Haas, Magnussen ha fatto un ritorno col botto in F1. No, non nel senso che ha spaccato più di una vettura. La lontananza dal Circus ha infatti giovato al pilota danese che, rimessosi su una monoposto, sembrava guidare una vettura spaziale. La stagione è stata poi un alternarsi di alti e bassi, complice anche un team che non fa parte della top class. Quella pole position in Brasile è però il regalo della vita, una di quelle storie che tra 100 anni ci si chiederà se è davvero mai accaduto o se è pura leggenda. Replicare la bella stagione non sarà semplice, ma ora le aspettative si sono decisamente alzate.

Top&Flop piloti F1 2022: i bocciati della stagione

Sergio Perez

Messo completamente in ombra dalle prestazioni del compagno e sconfitto anche nella lotta secondaria da Leclerc. A fine stagione e senza ovviamente offese possiamo dirlo. Perez le ha prese. E poco importa il torto fattogli da Verstappen nel non cedergli la posizione. Il messicano aspira ad essere il numero 1 in casa Red Bull, ma, come direbbero i bravi di Don Rodrigo “questo matrimonio non s’ha da fare”. Caro Sergio, vincere a Monaco non basta se poi dall’altro lato c’è chi di gare ne vince 15.

Daniel Ricciardo

Dopo una stagione passata, purtroppo, tra i flop della nostra rubrica, Riccardo si prende anche il titolo a fine stagione. I due anni in McLaren hanno avuto un unico exploit, ovvero Monza. Bella vittoria ovviamente, ma poi? Oltre al danno nel 2022 è arrivata anche la beffa, con tanto di contratto rescisso in anticipo per fare largo a un giovane che era di Alpine. Insomma non benissimo. Il ritorno in Red Bull come terza guida fa, a malincuore, pensare che Ricciardo voleva ad ogni costo restare in F1. Non sappiamo dove questa scelta lo porterà; speriamo solo che negli anni non venga ricordato solo come “quello simpatico che è arrivato a cavallo”.

Photo Credit: McLaren Twitter

Mick Schumacher

Il peso di essere uno Schumacher si farà probabilmente sentire il doppio per Mick, soprattutto dopo che Haas ha preferito puntare su un altro pilota. Il 2021 al fianco di Mazepin non ha certo aiutato il giovane tedesco e Magnussen quest’anno si è rivelato un fulmine a ciel sereno. Purtroppo i piccoli miglioramenti non sono bastati a far fronte ai tanti errori. E agli ingenti danni. Il sipario della F1, per ora, si chiude; forse cercare fortuna altrove potrà essere il giusto modo per ricominciare. E, soprattutto, per provare ad andare avanti senza il peso di essere figlio di chi in F1 ha riscritto la storia.

Pierre Gasly

Sarà colpa della macchina o di una vittoria a Monza che, a quanto pare, una volta raggiunta ha degli strani effetti su alcuni piloti, ma l’anno di Gasly purtroppo non raggiunge la sufficienza. Il pilota francese si è reso spesso autore di gare anonime, frutto non solo della poca competitività di una AlphaTauri che nel 2022 pare aver fatto un passo indietro. Il buon Pierre si appresta così ad iniziare il 2023 tra l’aria fresca di un nuovo team, quella pesante di un compagno con cui non sembra andare d’accordo e l’ombra di una squalifica che non è riuscito ad ottenere prima. Insomma, un modo tranquillo per ricominciare.

Photo Credit: AlphaTauri Twitter

Lance Stroll

La F1 per il giovane Stroll appare come quel gioco che si vuole a tutti i costi quando va di moda ma che presto è destinato a prendere polvere dimenticato in un cassetto. Va bene, ha avuto dei miglioramenti. Va bene, sul bagnato se la cava piuttosto bene. “L’ingiustizia” più grande arriva forse dal fatto che lui in F1 sembra volerci stare meno di tutti, a discapito di chi una possibilità nel Circus la merita davvero. Le cose purtroppo non cambieranno nel 2023, ma forse da questo punto di vista la colpa non è solo del piccolo di casa Stroll.

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Chiara Zambelli

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