La piaga incresciosa dell’odio diffuso sui social sta colpendo anche il mondo della F1. Per questo motivo il presidente della FIA Ben Sulayem sta intervenendo tramite l’utilizzo della piattaforma Arwen.ai che ha già cancellato oltre 2400 messaggi tossici.
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L’odio sui social verso il mondo della F1
La quotidianità è sempre più caratterizzata dall’utilizzo dei social. Ci permettono di intrattenere relazioni, rimanere informati sull’attualità, sull’economia, sulla politica e sullo sport. Però, molto spesso, possono diventare anche luogo di diffusione d’odio; commenti offensivi e minacce di morte sono all’ordine del giorno, soprattutto sotto i post di personaggi pubblici. Negli ultimi anni molti team principal, piloti o esponenti del mondo della F1 sono stati colpiti da vere e proprie campagne di odio, anche a sfondo razzista, come nel caso di Hamilton.
I motivi sono stati i più futili: errori in pista o una discutibile gestione di una gara. Esempi più recenti sono state le pesanti offese a Michael Masi, ex direttore di gara, dopo la sua gestione del Gran Premio di Abu Dhabi 2021 che ha decretato la vittoria di Max Verstappen su Lewis Hamilton nel mondiale. Il segretario generale della FIA Peter Bayer ha commentato:
“Ciò che è diventato insopportabile sono le reazioni sui social network, che non si fermano davanti a niente, come si è potuto notare con le minacce di morte ricevute da Nicholas Latifi. Michael Masi non ha account social, ma l’ostilità ricevuta dal pubblico lo ha profondamente ferito”. – Peter Bayer
Altra vittima è, appunto, Nicholas Latifi che, andando a muro, ha causato la bandiera gialla e la conseguente Safety Car che ha cancellato il vantaggio di Hamilton su Verstappen. I fan del pilota Mercedes si sono sfogati sui social con messaggi di odio e minacce di morte. Dopo un periodo di silenzio, il pilota canadese ha deciso di denunciare la situazione con un lungo post sui social:
“Sono stato volutamente lontano dai social media. Dopo il mio ritiro ad Abu Dhabi ho ricevuto migliaia di messaggi sui miei account sui social media. La maggior parte dei messaggi è stata di supporto, ma ci sono stati anche tanti messaggi di odio e abusi. Ho cercato di capire il modo migliore per gestire questa cosa. Li ignoro e vado avanti? Usare i social media come canale per attaccare qualcuno con messaggi di odio, abusi e minacce di violenza è scioccante – e qualcosa che sto chiamando”. – Nicholas Latifi
Cosa sta facendo in merito la FIA di Ben Sulayem?
Per queste motivazioni la FIA, nell’ottobre 2022, ha deciso di porre rimedio a questa incresciosa piaga utilizzando la piattaforma Arwen.ai. Essa è fornita di un’intelligenza artificiale che è in grado di bloccare immediatamente tutti i messaggi tossici sui social. Dopo due mesi di attività, il presidente della FIA Ben Sulayem si è ritenuto soddisfatto del lavoro svolto dalla piattaforma in quanto ha già bloccato più di 2400 messaggi di odio.
“Per il futuro dobbiamo essere sicuri che gli sport motoristici e la mobilità siano attraenti per tutti. Per questo motivo abbiamo adottato misure per affrontare gli abusi online utilizzando l’intelligenza artificiale per ripulire i nostri social media. Da quando abbiamo iniziato a usarla in ottobre, questa ha bloccato istantaneamente la comparsa di 2.400 messaggi gravemente tossici. Voglio davvero che la FIA svolga un ruolo guida nella riduzione degli abusi online in tutto il mondo. A tal fine, stiamo conducendo ricerche e costruendo relazioni con l’Unione Europea, gli enti sportivi e le aziende di social media, con l’obiettivo di convocare un vertice per prendere impegni precisi per fermare l’odio online”. – Ben Sulayem
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Mara Giangregorio
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