Marc Marquez ha espresso molti dubbi e perplessità sull’evoluzione che sta caratterizzando la MotoGP. Secondo il pilota di Cervera, il motomondiale tende ad assomigliare sempre di più alla F1 e la cosa non gli andrebbe a genio.
Marquez teme che la MotoGP possa somigliare alla F1
Marc Marquez, otto volte campione del motomondiale e portacolori del team Repsol Honda in MotoGP, è preoccupato per quello che è il futuro della sua amata MotoGP. La massima categoria delle due ruote, che vive un periodo in cui sta risentendo molto di una community che diventa sempre più assente, sta cercando in tutti i modi di copiare la sua controparte a quattro ruote: la Formula 1. Palese è stata, ad esempio, l’aggiunta delle Sprint Race volute a tutti i costi da DORNA ed Ezpeleta. Questo percorso pare non andar bene al centauro di Cervera che risponde così ai microfoni di Autosport.
“Con il passare degli anni, mi sembra che la moto stia diventando più importante del pilota. Il pilota è ancora più importante della moto, o questo è ciò che voglio credere. Ma ogni volta si dipende sempre di più da ciò che si ha, perché se non si ha una moto competitiva non si può fare nulla”.
“Non è come la Formula 1, che è una cosa estrema, ma stiamo andando in quella direzione e dobbiamo stare attenti – ha aggiunto Marquez -. E ho già detto in alcune Safety Commission che dobbiamo fare attenzione, perché alla fine dobbiamo mantenere quest’idea che i piloti sono più importanti delle moto. Questa è una cosa, ma con le moto attuali i piloti più veloci sono quelli che sono in testa; questi sono Bastianini, Bagnaia, Quartararo, Aleix Espargaro quest’anno. Vedremo se in futuro potremo lottare con loro”.
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