Nonostante il divorzio tra Red Bull e Honda, l’azienda nipponica non è intenzionata a lasciare la F1 come motorista nel 2026, anno del cambio di power-unit. Un possibile accordo potrebbe essere siglato con la McLaren del CEO Zak Brown, che è alla ricerca di un nuovo costruttore per sostituire la Mercedes.
Honda – McLaren insieme in F1 nel 2026?
Dal 2018 la Honda fornisce le power-unit a Red Bull e AlphaTauri. Però, il team di Milton Keynes ha deciso di divorziare dai nipponici in favore di Ford, mettendosi in proprio dal 2026, la Red Bull Ford Powertrains, anche se non godranno nei benefici dello status di “nuovo costruttore”. La Honda, dal canto suo, non è intenzionata a dire addio alla Formula 1 nel 2026, anno del cambio di power-unit. L’azienda giapponese, dunque, è alla ricerca di un nuovo team cliente a cui fornire i propri motori.
Come fece già in passato Ron Dennis, il CEO della McLaren Zak Brown vorrebbe lasciare la fornitura di power-unit della Mercedes in favore della Red Bull Ford Powertrains. In realtà questa è una possibilità alquanto remota dato che il team di Woking diventerebbe già cliente al debutto dei nuovi costruttori austro-americani. Dunque, la McLaren, secondo the-Race.com, potrebbe ritornare dopo anni con la Honda. Infatti, già negli anni Ottanta con il duo Ayrton Senna e Alain Prost e nel triennio 2015-2017, il team inglese si era fornito proprio dall’azienda nipponica.
Per la McLaren, però, c’è anche la possibilità di fornirsi da Audi, che entrerà in F1 nel 2026 grazie all’accordo con Sauber. Per Honda, invece, altro acquirente potrebbe essere la Williams, intenzionata a staccarsi dalla Mercedes, con la volontà di accordarsi con Porsche come nuovo costruttore, anche se non compare nella lista di motoristi del 2026.
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Mara Giangregorio
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