Binotto Vasseur incontro ferrari
L'incontro con Vasseur e le parole spese per la Ferrari da Binotto lasciano trasparire un amore che, dopo 28 anni, non è ovviamente finito.

La stagione 2022 di F1 si è conclusa, risultati a parte, con la conferma dell’addio di Mattia Binotto alla Ferrari. Dopo 28 anni le strade si sono separare, ma ciò che non sembra essere sparito è l’amore che l’ex team principal ha sempre mostrato per la Rossa. Un sentimento che nella giornata di giovedì 16 febbraio lo ha riportato a Maranello, dove Binotto ha avuto un incontro con chi in Ferrari ora occupa il suo posto, Frédéric Vasseur.

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Binotto-Ferrari: l’incontro con Vasseur e le parole di un amore mai davvero finito

Lavorare per la Scuderia Ferrari è forse uno dei sogni più ambìti all’interno del mondo del motorsport. Un obiettivo che una volta raggiunto porta inevitabilmente sotto alla luce dei riflettori, soprattutto quando si parla di F1. Determinati ruoli, più di altri, hanno poi quell’ulteriore pressione data dal peso di indossare quel simbolo che, in Italia in particolare, deve essere portato in alto. Negli anni però il ricordo che una persona Ferrari lascia di sé non sempre è quello corretto. Mattia Binotto, ad esempio, non sarà ricordato come un buon team principal, come un vincente. 28 anni di dedizione alla Rossa che quasi sembrano non contare di fronte all’evidente mancanza di un titolo mondiale conquistato sotto alla sua guida.

Binotto Vasseur incontro ferrari
Photo Credit: OfMattia Twitter

I sentimenti che hanno accompagnato una lunga storia d’amore però non sempre svaniscono. Ed è proprio questa la caratteristica importante di persone come Mattia Binotto. Un amore infinito che si è intuito e toccato non solo tramite le parole che l’ex team principal ha dedicato alla Ferrari, come riportato da Hammer Time Magazine, ma che è trapelato in quell’immagine scattata a Maranello. Binotto da una parte e Vasseur dall’altra, il passato e l’imminente futuro della Rossa l’uno di fronte all’altro uniti da quel simbolo che la storia del motorsport l’ha scritta. Binotto inoltre ha affrontato anche uno dei delicati argomenti in Ferrari, dopo aver parlato della neonata SF-23.

“La SF-23 è una monoposto che è stata progettata lo scorso anno; io c’ero, ma non è la mia macchina. È la macchina della Ferrari; in F1 non si può parlare di singolo, ma si deve parlare di gruppo. Per vincere bisogna avere la monoposto migliore, sempre. Il pilota poi fa la differenza a livello di guida, di talento e, soprattutto di mentalità. Un pilota deve portare tutto il team a migliorarsi. La differenza deve essere fatta in pista, certo, ma non solo; un pilota deve farla anche all’interna della squadra”. – Mattia Binotto

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Chiara Zambelli

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