Il weekend del GP dell’Arabia Saudita ha preso il via con le FP1 e le FP2 del venerdì. Fernando Alonso, impegnato nelle interviste, ha risposto ad alcune domande del giornalista del Corriere della Sera Daniele Sparisci relative alle accuse di plagio mosse dal team Red Bull in primis e dalla Mercedes.
F1, Alonso difende Aston Martin alle accuse di plagio mosse da Red Bull e Mercedes
Senza ombra di dubbio, oltre ad avere un carattere controverso, Fernando Alonso è la vera rilevazione del mondiale 2023 di F1, insieme alla sua nuova scuderia Aston Martin. Lo spagnolo, intervistato durante il media day del GP dell’Arabia Saudita dal giornalista Daniele Sparisci del Corriere della Sera, ha difeso a spada tratta il team di Lawrence Stroll dalle accuse di plagio mosse da Red Bull e Mercedes.
“Non mi importa di certe accuse. L’Aston Martin è diversa sia dalla Red Bull che dalla Mercedes. La prima dice che abbiamo copiato il loro progetto aerodinamico; l’altra, invece, che abbiamo il 50% della loro macchina, ovvero motore, cambio e retrotreno. Ma come potrebbero mai funzionare insieme due progetti così diversi tra loro. La verità è che abbiamo avuto un’idea vincente grazie ai talenti che abbiamo nel nostro team“. – Fernando Alonso
Ad influire sulla performance della Aston Martin, sicuramente, sarà stato anche il nuovo ingegnere Dan Fallows, ex braccio destro di Adrian Newey, che ha lasciato la Red Bull per approdare nel team britannico. Dopo il podio in Bahrain, Alonso adesso punta a raggiungere quello del GP dell’Arabia Saudita, il tracciato cittadino più veloce del mondiale.
“Se sarò in grado di arrivare a podio lo sapremo solamente domenica sera, ma ci credo. La nostra velocità sul dritto dipenderà solo dalle scelte che faremo riguardo le ali posteriori. E’ presto per parlare della possibilità di vincere il mondiale, non abbiamo ancora tutti i pezzi che ci servono, ma questo non è solo per noi Aston Martin, ma per tutti i team“. – Fernando Alonso
Parlando della sua nuova avventura in Aston Martin, Alonso ha elogiato le qualità del proprietario del team britannico Lawrence Stroll. Lo spagnolo ha paragonato il canadese a Flavio Briatore, ex manager della Renault con cui si è laureto campione del mondo nel 2004 e nel 2005.
“Sa dove vuole arrivare e cosa vincere. Non importa quanto costi quello che serve al team, lui fa tutto per l’obiettivo. Quando ha qualcosa in testa la deve trasformare in un successo. E’ così che deve essere un leader, la squadra è in mani sicure con lui. Chi mi ricorda? Flavio Briatore, ovviamente. Ha carisma e sa capire le persone. Riesce a guidare anche le organizzazioni più complesse. Solo Flavio e Lawrence hanno la forza di farsi rispettare ma allo stesso tempo ascoltare da più di mille persone”. – Fernando Alonso
Alonso risponde alle critiche e dice la sua su Ferrari
Il carattere diretto di Alonso l’ha certamente consacrato come uno dei piloti più carismatici del paddock. Terminata l’esperienza biennale con Alpine dopo il suo temporaneo ritiro, lo spagnolo è approdato in Aston Martin, team che si è rivelato ben oltre le aspettative. Alonso ha risposto a tutte le critiche che gli sono arrivate nel corso degli anni riguardo alla sua età. Infatti, il campione delle Asturie quest’anno compierà 42 anni.
“Molti credevano che fossi bloccato in un tunnel al buio da circa un decennio. Eppure nella mia carriera mi sono laureato due volte campione del mondo di F1 e una volta di endurance, oltre ad aver lottato per i podi con una vettura come Alpine. Mi sono sempre sentito competitivo. Adesso ho molta più fiducia, ma fin quando non vinco non cambia molto la situazione. O vinco o perdo“. – Fernando Alonso
Nella sua carriera, Alonso ha quasi raggiunto quota quattro mondiali di F1. Nel 2010 e nel 2012 lo spagnolo stava per riportare il titolo a casa della Ferrari. Riguardo la Scuderia di Maranello, Alonso si è dichiarato molto stupito dalla poca competitività avuta dal Cavallino nello scorso GP del Bahrain. Per il GP dell’Arabia Saudita, invece, si aspetta una Ferrari pronta a lottare per il podio con entrambi i piloti.
“Sappiamo quali sono i suoi punti di forza: velocità sul dritto e nelle curve rapide. Una pista come Jeddah è l’ideale per Ferrari, però deve riuscire a terminare le gare. Charles andava molto forte in Bahrain ma si è ritirato ed adesso ha 15 punti meno di noi. Va bene essere veloci ma quello che conta è fare punti.” – Fernando Alonso
LEGGI: “F1 | Ferrari: nuova ala anteriore in Arabia Saudita per combattere il sottosterzo”
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Mara Giangregorio
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