Dopo il ritiro della monoposto di Charles Leclerc nel corso del GP del Bahrain, i tecnici della Scuderia Ferrari stanno analizzando le cause della disfatta del monegasco. I problemi deriverebbero dal cedimento della centralina della power unit, ma il black out pare che sia stato determinato anche da altri problemi.
Ferrari: le motivazioni del ritiro di Leclerc dall’ultimo GP di F1
I tecnici di Maranello sono già al lavoro sulla SF-23 numero 16 di Charles Leclerc. Il monegasco è stato costretto al ritiro dall’ultimo GP di F1 del Bahrain mentre si trovava in terza posizione. La monoposto si è fermata per colpa del cedimento della centralina della power unit, anche se l’effettivo black out sembrerebbe sia stato determinato da una massa presente nell’impianto elettrico.
I problemi sulla monoposto di Leclerc sono nati dopo la sostituzione delle batterie del sistema ERS e della centralina in maniera precauzionale. Probabilmente si è verificata una una dispersione di corrente in un cablaggio mandando l’elettronica in crisi. Inoltre, le forti vibrazioni e le temperature molto alte della pista del Bahrain potrebbero aver cotto un filo. Solamente con lo smontaggio dei singoli componenti da parte de tecnici si potranno capire le cause primarie dal black out e i danni derivanti da esso. Questa problematica è stata riscontata solo sulla vettura di Leclerc, quindi potrebbe essere stato un semplice ma fatale errore di montaggio.
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Cosa costerà a Leclerc il ritiro del Bahrain?
Nella sfortuna il monegasco ha avuto la fortuna di avere due settimane di stop fino al prossimo GP dell’Arabia Saudita. Infatti, i tecnici Ferrari potranno sostituire i cablaggi direttamente nella fabbrica di Maranello, avendo tutti gli strumenti adatti anche per analizzare a fondo le cause. I danni riportati alla monoposto, però, potrebbero segnare già al secondo appuntamento del mondiale il futuro di Leclerc. Nel caso in cui entrambe le centraline fossero danneggiate, il numero 16 dovrà scontare ben 5 posizioni in griglia di penalità nel GP di Jedda.
A preoccupare la Ferrari, però, non basta il ritiro di Leclerc ma anche il deludente passo gara. Il monegasco non ha migliorato i tempi che gli permisero di vincere in Bahrain l’anno scorso. Invece, Max Verstappen con la sua Red Bull è riuscito addirittura migliorare il suo passo di sei decimi. Altro problema, che la Ferrari si trascina già dal 2022, è l’eccessivo consumo delle gomme. Dunque, più che strategia, la decisione di salvare un set di gomme nuove morbide per la gara di Leclerc, era per difendersi dall’attacco dell’Aston Martin di Fernando Alonso.
In merito il nuovo team principal, Frédéric Vasseur, ha dichiarato che ad esser sbagliato non è il progetto della SF-23, ma la configurazione della vettura che hanno adottato per il GP del Bahrain. L’aerodinamica troppo scarica per rendere più efficiente e veloce la Rossa hanno portato una carenza di grip negli pneumatici posteriori. Ovviamente, la Ferrari ha rassicurato i tifosi promettendo che tali problemi non si verificheranno più nel corso della stagione.
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Mara Giangregorio