A rischio il primo Gran Premio d’India della MotoGP previsto per la fine di Settembre. Secondo le ultime notizie arrivateci proprio dai quotidiani indiani, i lavori previsti al Buddh International Circuit di Greater Noida per regolamentare il circuito alle attuali norme sulla sicurezza, risultano bloccati. Le problematiche legali e tecniche emerse in questi giorni potrebbero quindi far saltare la tappa al circus della MotoGP.
Le aree di miglioramento
Come avviene per qualunque altro circuito del mondo che ospita il campionato massimo delle due ruote, anche per il circuito indiano è stata svolta un’ispezione da parte della FIM che prende in considerazione tutte le attuali norme di sicurezza. Il rapporto redatto all’inizio del 2023, aveva infatti lasciato emergere delle lacune in alcune aree del circuito; secondo le stime, i costi di adeguamento agli standard della MotoGP si sarebbero aggirate tra i 3,5 e i 4,5 milioni di Euro.
I mancati adeguamenti non sono stati ben identificati ma sembra che alcune aree non siano ancora state riasfaltate e che non sia stato completato l’adeguamento del circuito alle corse motociclistiche che comporterebbe lo spostamento di muri e barriere e la sostituzione dell’asfalto con la ghiaia. All’origine dei mancati lavori emergerebbero delle difficoltà finanziarie da parte dei costruttori. Secondo Pushkar Nath Srivastava, direttore operativo di Fairstreet Sports, non è ben chiaro il lavoro necessario per gli adattamenti:
“Abbiamo cercato di scoprire il modo per portare a termine i lavori in tempo. Abbiamo appreso che Jaypee Group si occupa del mantenimento del circuito mentre YEIDA (Yamuna Expressway Industrial Development Authority) ne è ancora il proprietario. Poiché si tratta di proprietà privata, abbiamo chiesto se YEIDA potrebbe eseguire i lavori di riparazione o se possiamo farlo noi per loro conto. Il tempo è molto cruciale. Ci sono alcune curve sulla pista che devono essere estese. Al momento, sono curve progettate per gli standard automobilistici, inoltre sono necessarie alcune modifiche elettroniche per non parlare del rifacimento di alcuni tratti”.
Il main sponsor della gara spera di poter iniziare i lavori di adeguamento il prima possibile ma i tempi sono molto stretti, sarà difficile ottenere l’omologazione prima di Settembre. Considerando inoltre che il circuito non è utilizzato a livello internazionale da ben 10 anni saranno sicuramente molte le migliorie da apportare. Non ci resta che attendere ulteriori aggiornamenti sperando che il Gran Premio d’India possa prendere vita.
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