Dopo le prime due gare di questa stagione, le Red Bull sembrano davvero inarrestabili. Nel GP dell’Arabia Saudita, Perez ha dominato dal primo all’ultimo giro, Verstappen invece ha rimontato dalla 15° alla 2° posizione. L’olandese però ha voluto a tutti i costi il giro veloce negli ultimi chilometri della gara. Helmut Marko ha raccontato questa situazione dal punto di vista del team.
Verstappen e il giro veloce “rubato” a Perez
Il GP dell’Arabia Saudita è stato dominato in lungo e in largo dalle Red Bull. Perez e Verstappen sembrano infatti determinati a rimanere in testa fino al termine della stagione. Il fattore determinate sarà però la convivenza tra due piloti che vorranno sempre battere il compagno di squadra. Un esempio è il giro veloce di Verstappen rubato al messicano passando sotto la bandiera a scacchi. L’olandese ha però disubbidito agli ordini di scuderia che consigliavano di non spingere per non peggiorare i problemi riscontrati sulla vettura. Helmut Marko ha detto la sua sottolineando la difficoltà nel convincere un pilota come Verstappen a rallentare.
“Max è questo, voleva il giro veloce a tutti i costi. In quel momento non potevamo di certo controllarlo. Entrambi i piloti chiedevano continuamente chi avesse fatto il giro più veloce e Max ha aspettato fino all’ultimo giro in modo che Perez non potesse controbattere. Questo per lui significa essere in testa al campionato. Siamo però molto soddisfatti della gara. Nonostante i problemi in qualifica sapevamo che Max sarebbe finito a podio. Però non è stato facile, nell’ultima parte del GP è tornato a sentire delle vibrazioni”. – Helmut Marko
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Torna una nuova puntata di Paddock GP! Raffaello Caruso, Chiara Zambelli e Gabriele Bassi analizzano il GP di Arabia Saudita assieme a Beatrice Frangione, giornalista per Motorsport.com Italia.
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Giuseppe Della Spina
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