massimo rivola futuro motogp
Massimo Rivola, Amministratore Delegato di Aprilia Racing, ha parlato delle idee per il futuro regolamento tecnico del campionato MotoGP.

Il futuro della MotoGP passa dalle idee e dalle proposte dei vari costruttori tra cui Massimo Rivola, il quale rappresenta l’Aprilia. L’attuale regolamento tecnico che si ha in MotoGP rimarrà valido fino al 2026 compreso, a meno che non ci sia una proposta di modifica approvata all’unanimità da tutti i costruttori. In questo senso, pare difficile credere che Ducati voglia mettere a rischio il suo status tecnico. Per cui tutte le idee esposte alla MSMA (l’associazione dei costruttori della MotoGP) sono studiate in ottica 2027 per il futuro regolamento tecnico della MotoGP che solitamente dura 5 anni (quindi 2027-2031).

Massimo Rivola favorevole a diminuire le prestazioni delle MotoGP nel prossimo futuro

Già da questa stagione sarà vietato il Front Ride Height Device, ovvero il dispositivo che permetteva di abbassare la moto all’avantreno mentre era in marcia. Questo rimarrà utilizzabile solo in partenza, mentre quello posteriore sarà ancora consentito dal regolamento. La proposta punta ad abolire anche quello posteriore per il dopo 2026, come anche ridurre gli interventi elettronici, lo sviluppo aerodinamico e le prestazioni in generale delle moto. Massimo Rivola, AD Aprilia Racing, ne ha parlato così a Speedweek.com:

“L’idea è quella di bandire tutti i dispositivi di abbassamento della moto, compreso il dispositivo utilizzato in partenza. Siamo anche d’accordo sul porre un limite nello sviluppo aerodinamico. Il punto più importante sarà quello di dare ai piloti più libertà, quindi più margine di manovra e ridurre l’intervento dell’elettronica. Mi aspetto che il consumo di carburante diminuisca, questo perché la potenza del motore dovrà diminuire. Non mi aspetto invece che ci sia una riduzione della cilindrata. Forse l’alesaggio non rimarrà a 81 millimetri; potrebbe diventare più piccolo. Nel complesso, siamo d’accordo che dovremmo ridurre le prestazioni delle moto. Se lo sviluppo delle MotoGP continuasse al ritmo attuale nei prossimi quattro anni fino alla fine del 2026, le piste non saranno più abbastanza grandi e sicure.” – Massimo Rivola

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Photo Credit: MotoGP.com

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Riccardo Zoppi

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