Carlos Checa ricorda il titolo mondiale 2004 conquistato da Valentino Rossi al primo anno con la Yamaha. Una vittoria inaspettata, con una moto che fino all’anno prima non era risultata competitiva rispetto la Honda RC211V. Il pilota spagnolo, “compagno” di marca di Valentino Rossi, a “La Caja de DAZN” ha raccontato il suo stupore nel vedere il “Dottore” conquistare quel campionato.
Le parole di Checa sul titolo di Rossi
Il campionato del mondo MotoGP del 2004 si concluse nel modo che pochi si aspettavano. Valentino Rossi, dopo l’addio a Honda e i tre titoli mondiali vinti consecutivamente, decise di passare clamorosamente alla Yamaha, per trovare nuovi stimoli e dimostrare di non vincere solo grazie allo strapotere della RC211V. La M1 l’anno prima dell’approdo del “Dottore” aveva ottenuto solo un podio in Francia grazie ad Alex Barros (pilota che sostituirร Rossi in Honda Repsol nel 2004, con risultati non eccelsi).
Nell’anno del sesto titolo mondiale, Valentino Rossi correva nel team Gauloises Yamaha affiancato da Carlos Checa che riuscรฌ a conquistare un solo secondo posto nella gara di Francia. Per il “Dottore” 9 vittorie in quella stagione, sbaragliando la concorrenza. Il pilota spagnolo rimase incredulo delle prestazioni del #46, come asserito nell’intervista a “La Caja de DAZN”.
“Non credevamo che Valentino fosse in grado di vincere con la Yamaha e lo ha fatto. Per me รจ stata anche una lezione perchรจ penso che ci siamo un po’ addormentati quando abbiamo trovato dei limiti sulla moto, mentre Valentino รจ arrivato con energia, nel suo momento migliore. Credo sia stata una rivincita per. Anche la Yamaha lavorรฒ moltissimo. Ha iniziato un cambiamento drastico, firmando allo stesso tempo con Valentino”.
Il rapporto con Valentino Rossi
Compagni di squadra per un anno, Carlos Checa durante l’intervista ha voluto sottolineare l’ottimo rapporto con Rossi e la grande professionalitร dimostrata dal pesarese. Grande metodo e una forza mentale impareggiabile.
“Abbiamo lavorato molto con la moto, penso che abbiamo fatto un lavoro incredibile con la Yamaha, ma la soddisfazione รจ che l’anno successivo hanno fatto una nuova moto e sono dovuti ritornare a quella vecchia, che รจ quella che avevamo lasciato noi. Era molto trasparente, proprio come lo vediamo, molto competitivo, aveva enormi capacitร e soprattutto un’abilitร di gestione mentale. Credo fosse un razzo diverso, che aveva voglia di imparare. Ho un rapporto eccezionale con lui ed รจ stata anche una bella opportunitร quella di condividere il box con lui”
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Simone Massari