Ferrari ha ufficialmente inviato il ricorso contro la penalità inflitta a Carlos Sainz al termine del Gran Premio dell’Australia. Durante le ultimissime fasi concitate della gara, alla seconda terza ripartenza della gara il pilota spagnolo ha colpito il suo connazionale Alonso. Errore e sanzione recriminabili, ma quest’ultima è stata ritenuta troppo pesante: cinque secondi che lo hanno fatto scalare dalla quarta alla dodicesima posizione. Il team del Cavallino non ci sta, e dopo aver valutato diversi fattori, è stato deciso di protestare alla decisione.
Ferrari, la penalità che è costata la gara a Sainz: cos’è successo
Durante gli ultimi giri del Gran Premio dell’Australia, precisamente alla 53esima tornata, Kevin Magnussen finisce largo in curva due. Sul circuito dell’Albert Park i muri sono a ridosso di questa curva, ed il danese finisce contro questi. Ritiro per lui, detriti in pista, e tre giri dopo si decide di sventolare una nuova bandiera rossa, la seconda della gara. Alla ripartenza da fermo, come da regola, tra le prime tre curve si forma un caos: tra i numerosi contatti, Carlos Sainz colpisce Fernando Alonso, che va in testacoda. L’ingente mole di incidenti costringe la direzione gara a sventolare ancora la bandiera rossa. A giri praticamente finiti, si rientra ai box senza sapere quale sarebbe stato il destino della gara.
Gli ormai 12 piloti rimasti in gara attendono con ansia il verdetto finale, ma nel mentre i commissari decidono di infliggere a Carlos Sainz cinque secondi di penalità per quello che è accaduto. “Per favore, fate qualcosa”, ha implorato a gran voce il numero 55 via radio, lamentandosi della scelta della direzione che lo avrebbe spinto giù dalla quarta alla dodicesima posizione per via dei distacchi minimi dell’ultima tornata; ma la scelta era stata presa. Ferrari chiude dunque il weekend senza punti, e tanta amarezza.
Ferrari, penalità Sainz: si prova il ricorso, ecco cosa potrebbe succedere
Dopo poco meno di una settimana dall’evento, il team principal Frederic Vasseur ha un annuncio da fare. Attraverso il “right of review”, Ferrari ha diritto a presentare un’istanza per una revisione del caso. “Carlos domenica sera era devastato, così noi abbiamo deciso di presentare domanda di riesame alla Federazione. I commissari valuteranno la nostra richiesta e valuteranno se riaprire il caso, noi ci auguriamo quantomeno di poter avere un incontro e discutere con loro per il bene dello sport. Non ci devono essere disparità di trattamento, la frustrazione per Carlos era soprattutto quella di non aver potuto incontrare gli stewards per spiegare, cosa che invece è stata concessa a Gasly ed Ocon”. Si è espresso con queste parole, il TP francese.
É bene ricordare che l’udienza sportiva si dividerà in due parti: la prima servirà da risposta alla richiesta del team, ed in caso di accettazione, si continuerà con la seconda dove verranno discussi i temi della protesta presentata. In ogni caso, Vassuer ha comunque voluto difendere il lavoro dei commissari, che sa non abbiano un compito facile. “Lavoro nel mondo delle corse da 33 anni, giudicare è sempre difficile, per cui non voglio criticare il lavoro dei commissari. Fare il loro mestiere è complicato ed in una gara caotica come quella in Australia lo è stato ancora di più”.
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Raffaello Caruso e Gabriele Bassi commentano il GP di Australia assieme a Franco Nugnes, direttore e responsabile di Motorsport.com Italia.
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