Il padre di Sergio Perez, Antonio, ha zittito recentemente le critiche dette contro Red Bull. Negli ultimi tempi, soprattutto dopo la prova di prepotenza di Max Verstappen in Arabia Saudita, la squadra di Milton Keynes era stata additata di agire soprattutto in favore del pilota olandese, mettendo sempre in cattiva luce, o in maggiore difficoltĆ , il pilota di Guadalajara. Il signor Antonio, perĆ², ha preso le difese della squadra, che sta dando adesso le possibilitĆ al figlio di giocarsi il titolo di Campione del Mondo.
Il padre di Perez sta con Red Bull: “ĆĀ una bugia che ci siano favoritismi”
La stagione 2020 di Formula 1 ĆØ stata quella che ha cambiato la carriera di Sergio Perez. Il pilota messicano classe 1990 era arrivato nel circus nove anni prima in Sauber, passando poi per McLaren, Force India e Racing Point. Nell’ultima stagione con il team di Lawrence Stroll, il pilota riuscƬ nel capolavoro di vincere un Gran Premio ed ottenere un altro podio, confermandosi un pilota di talento. Dopo la sua lunga gavetta, finalmente a fine stagione arrivĆ² una grande chiamata, anche grazie a quella memorabile vittoria in Bahrain. Sergio fu richiesto da Red Bull, per una stagione che non avrebbe mai immaginato sarebbe poi stata ancora piĆ¹ indimenticabile.
Il pilota messicano si ĆØ preparato sin da subito per affiancare un compagno di squadra ostico e super talentuoso come Max Verstappen, il quale ĆØ riuscito infatti ad vincere due campionati consecutivi dal suo arrivo in squadra. Proprio l’olandese volante ha elogiato il lavoro di squadra dell’ex Force India, definendolo una “leggenda” per il suo operato. Ma alla terza stagione, dopo diversi episodi discutibili – come il giro veloce “rubato” in Arabia Saudita da Max – Sergio Perez non sembra piĆ¹ cosƬ entusiasmato a voler sostenere la causa. I tifosi del soprannominato “Ministerio de Defensa” e i fan della F1 stanno contestando infatti il ruolo dato al pilota da Christian Horner; tuttavia a prendere le difese del team c’ĆØ il Antonio Perez, il padre di Sergio, che al quotidiano spagnolo Marca ha sottolineato l’importanza del figlio per la squadra.
“Red Bull ĆØ un marchio che spende molti miliardi di dollari per Checo e Max. Ć un team di professionisti che vuole vincere con entrambi i piloti, vogliono che i loro due piloti siano primo e secondo. Non c’ĆØ favoritismo per nessuno, ĆØ tutta speculazione. Il team ha le due migliori tigri nella stessa gabbia, se non fossero allo stesso livello, ciĆ² che sta accadendo non esisterebbe.Ā Quello che ha fatto prima sono stati grandi successi, ma nulla in confronto al supporto di Red Bull, essere nella migliore squadra del mondo ti mette agli occhi del mondo. Checo sta facendo il suo lavoro in modo eccellente e sarĆ in F1 per i prossimi 10 anni“.
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Raffaello Caruso e Gabriele Bassi commentano il GP di Australia assieme a Franco Nugnes, direttore e responsabile di Motorsport.com Italia.
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