L’avvio del mondiale 2023 non può certo definirsi uno dei migliori per la Scuderia Ferrari. Dopo le prime tre gare i punti conquistato sono infatti solo 26, pochi per chi si aspettava una sfida ruota a ruota con la Red Bull. A Maranello c’è però aria di cambiamenti, non solo a livello di personale; la SF-23 potrebbe infatti essere modificata nei prossimi appuntamenti. Nel frattempo Vasseur ha messo nel mirino il grande effetto DRS che Red Bull riesce ad ottenere; un obiettivo che spera di raggiungere anche con la Rossa.
DRS Red Bull, Vasseur: “Fanno qualcosa di diverso e noi dobbiamo capirlo”
Le prime tre gare del mondiale di F1 2023 hanno confermato le aspettative di una Red Bull candidata al dominio. Alle sue spalle, diversamente da quanto immaginato, non c’è però una Ferrari pronta a lottare, ma una sorprendente Aston Martin. Il team guidato da Vasseur non è infatti partito col cosiddetto piede giusto in questo 2023, risultando addirittura come quarta forza in griglia al termine del GP d’Australia. La Ferrari ha bisogno di cambiare e i prossimi appuntamenti saranno così cruciali per il destino del campionato. Le Red Bull sembrano infatti imprendibili ed eguagliare le loro prestazioni non appare come un semplice lavoro.
Come riportato da Motorsport.com, l’attenzione di Frédéric Vasseur si è posata sul vantaggio che le RB19 riescono ad ottenere con il DRS aperto. Un effetto decisamente non trascurabile per questa F1 moderna. In Australia, ad esempio, Max Verstappen ha raggiunto una velocità di punta di oltre 328 km/h; un numero ben lontano da quello mostrato dalle SF-23 di Leclerc e Sainz. Come detto dal team principal della Scuderia di Maranello, l’obiettivo sarà quello di capire il lavoro fatto a Milton Keynes per provare a replicarlo e ridurre in questo modo l’attuale enorme divario.
“Le Red Bull hanno un effetto DRS davvero grande, molto più ampio di tutti. Dobbiamo capire come fare una cosa simile. Loro stanno facendo qualcosa di diverso che si traduce in un qualcosa di migliore. Credo che la differenza sia stata maggiore lo scorso anno. Parte del divario siamo riusciti a compensarla; nel 2022 era più evidente, ma è chiaro che dobbiamo migliorare. Il problema è che ci aspettavamo di ridurre il gap maggiormente, ma non è accaduto. Abbiamo ampio margine di miglioramento in questo campo e ci stiamo lavorando”. – Frédéric Vasseur
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