Guai in vista per la Williams. Il suo ex sponsor ROKiT chiede un risarcimento di 149 milioni di dollari per i danni all’immagine del brand di telefonia mobile. L’azione legale portata avanti sostiene che il team di F1 abbia fatto “dichiarazioni fraudolente” nel momento in cui è stato firmato l’accordo.
La Williams in tribunale per colpa di ROKiT: cosa rischia il team di F1
L’ex sponsor della Williams ROKiT ha avviato un’azione legale di 149 milioni dollari contro il team di F1, chiedendo un risarcimento per i danni arrecati alla sua immagine. L’azienda di telefonia mobile sostiene che il team abbia fatto delle “dichiarazioni fraudolente” affermando che la monoposto del 2019, primo anno di collaborazione, fosse competitiva, quando in realtà il team di Frank Williams non aveva neanche i fondi per sviluppare il progetto. Oltre al team, ROKiT cita come imputati anche Claire Williams, ex vice direttore della squadra, e gli ex dirigenti Mike O’Driscoll e Doug Lafferty. Tutti e tre hanno lasciato il team nel lontano 2020, quando la Williams è stata venduta a Dorilton.
La disputa legale portata avanti da ROKiT World Inc e ROKiT World Limited è gestita dal famoso avvocato Larry Klayman, che è stato coinvolto in altre azioni legali di alto calibro, come quelle contro gli ex presidenti degli Stati Uniti d’America Bill Clinton e Barack Obama.
Cosa è successo tra la Williams e ROKiT nel passato
Nel gennaio 2019 il ROKiT, con il suo boss Jonathan Kendrick, firmò un contratto di tre anni come title sponsor della Williams. Nel corso della stagione, però, l’accordo venne esteso di altri due anni, aggiungendo anche la società sorella di bevande della ROKiT. L’azienda ha rispettato tutti i suoi impegni nel 2019 ed era anche presente sulla monoposto del GP d’Australia del 2020, che fu poi annullato per la pandemia da Covid-19. Il periodo di lockdown ha fatto però nascere il primo dibattito tra le parti.
ROKiT sosteneva che la cancellazione delle gare non gli hanno permesso di ricevere i diritti che gli erano dovuti da contratto. Williams, invece, ha ribattuto sottolineando il ritardo nel pagamento delle rate dello sponsor. All’annuncio di un calendario ridotto da parte della F1, l’azienda ha accettato di pagare solo una parte dei diritti che erano stati concordati. Williams, però, non soddisfatta ha deciso di annullare il contratto, dato che erano in trattativa con Dorilton per cedere il team.
Non è la prima volta in tribunale per Williams e ROKiT
La Williams nel 2020 decise di rivolgersi alla Corte arbitrale internazionale di Londra per i compensi non pagati da ROKiT. Il team di F1 ebbe la meglio vincendo la causa. Adesso è ROKiT a portare il team in tribunale, questa volta in California. Quando fu emesso il primo giudizio, la Corte non era a conoscenza delle dichiarazioni fraudolente del team, che aveva promesso allo sponsor una macchina performante, quando in realtà la Williams non aveva neanche i fondi necessari per sviluppare il progetto di F1, nascondendo così la verità a ROKiT. La richiesta di risarcimento di 149 milioni di dollari da parte di ROKiT è scaturita dalla perdita finanziaria e dal danno all’immagine commerciale avuti dopo la scissione del contratto con Williams. Il team ha dichiarato a Motorsport.com è non essere preoccupato dalle vicende giudiziarie.
“Siamo a conoscenza delle azioni legali in corso. Dopo aver vinto con successo una prima causa contro ROKiT nel Regno Unito, siamo tranquilli anche per quella che avverrà nel tribunale federale degli Stati Uniti, in California. La Williams continua a confidare nei processi giudiziari“. – Williams Racing
Le motivazioni di ROKiT
Il capo di ROKiT Jonathan Kendrick, sempre a Motorsport.com, ha raccontato le motivazioni dell’azienda contro la Williams. Al momento della firma del contratto, la società ha chiesto al team se la monoposto sarebbe stata effettivamente competitiva per il 2019, ed ha ricevuto una risposta affermativa. Alcuni dipendenti della Williams, invece, hanno testimoniato affermando l’esatto opposto.
“Abbiamo subito un torto. Il COVID ha danneggiato l’intera stagione 2020, che inizialmente era stata anche cancellata. Per questo non li abbiamo pagati. Poi la F1 ha ripristinato metà calendario quindi noi ci siamo offerti di pagare metà della quota concordata nel 2019. La Williams, invece, ha annullato l’intero contratto. Lo abbiamo saputo da Instagram. Quando abbiamo firmato il primo contratto abbiamo chiesto una cosa. Sarà una monoposto competitiva? Ci hanno mentito dicendo di si, quando in realtà ai test di Barcellona 2019 sono arrivati senza una macchina pronta perché non avevano i soldi. Quando andremo in tribunale avremo testimoni che hanno lavorato in Williams che ci daranno ragione. Non sarei voluto arrivare a questo ma ci hanno trattato molto male“. – Jonathan Kendrick
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Ascolta Paddock GP!
Raffaello Caruso e Gabriele Bassi commentano il GP di Australia assieme a Franco Nugnes, direttore e responsabile di Motorsport.com Italia.
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Mara Giangregorio