Il TPMS (nuovo sistema di monitoraggio della pressione degli pneumatici) è già in uso, ma ancora in fase di miglioramento e diverrà ufficiale a partire dal GP del Mugello in programma nel weekend del 9-11 giugno. Da quel momento in poi saranno quindi valide penalità per chi non rientrasse nei parametri stabiliti. Vediamo più nel dettaglio di che si tratta.
Nel 2023 molta attenzione sulla pressione degli pneumatici in MotoGP
A partire dalla pre-season, e dal primo weekend della stagione 2023 a Portimao, la MotoGP e la FIM (Federazione Internazionale di Motociclismo) avevano introdotto nel regolamento del campionato l’unificazione del sistema di controllo e monitoraggio della pressione degli pneumatici di tutti i piloti della classe regina. La Michelin stabilirà le misure di pressione minima e massima dello pneumatico anteriore ad ogni GP in base alle condizioni della pista.
Esse saranno comprese tra 1,88 e 1,90 bar, un livello al di sotto del quale nessun pilota potrà percorrere più della metà dei giri in gara. Nel regolamento della MotoGP 2023 è scritto nero su bianco come i piloti, che violeranno la regola, andranno incontro a penalità : se la pressione scenderà sotto questa soglia il giro sarà cancellato. Anche in gara potrebbero esserci drastiche sanzioni per il mancato rispetto del limite, con l’annullamento della posizione finale (uguale a 0 punti). Tutto verterà intorno alla pressione media delle gomme per giro.
I controlli ufficiali del TPMS sono rimandati al GP del Mugello
Per il momento, secondo la decisione della Federazione e dell’IRTA (International Road-Racing Teams Association), l’imposizione delle sanzioni decise tramite il controllo del TPMS saranno rimandate fino alla GP del Mugello, quando il sistema (ancora in fase di revisione) diverrà ufficialmente operativo. Le prime tre gare del campionato (fino al GP di Austin), dovevano servire a testare il nuovo sistema di monitoraggio e garantirne il perfezionamento al fine di assicurare la correttezza nelle misurazioni in vista di Jerez.
Al Gran Premio di Spagna, infatti, sarebbero state conferite penalità per chi non sarebbe rientrato nei parametri stabiliti. In base ai dati ricevuti finora, nessun pilota sarebbe stato penalizzato se il sistema fosse già stato implementato nei primi tre GP della stagione. Il periodo di prova, per mettere a punto il sistema, si allunga però per tutto il weekend di Jerez (28-30 aprile), i test del 1° maggio sullo stesso circuito e il GP di Francia a Le Mans, arrivando così al Gran Premio d’Italia.
Come funziona il TPMS, il nuovo sistema che diventerà ufficiale dal Mugello?
Con il nuovo sistema introdotto, la pressione delle gomme viene misurata da un particolare sensore, chiamato TPMS (The Pressure Monitoring System). Esso misura costantemente la pressione e trasmette dati codificati in real time alla Direzione Gara, di modo che possa prendere prontamente provvedimenti in caso di anomalie da parte di alcuni team. Questo sistema, che sembra efficace, è ancora in fase di perfezionamento. È fondamentale, infatti, che vengano evitati errori nel monitoraggio in una fase in cui non si potrà tornare indietro e scatteranno le penalità , a partire dal GP del Mugello.
Ascolta Paddock GP!
Torna Paddock GP! Riccardo Zoppi, Andrea Perfetti e Simone Massari hanno analizzato il GP delle Americhe del Motomondiale. Potete recuperare la puntata cliccando il video qua sotto. Il prossimo appuntamento di Paddock GP Motomondiale è fissato per martedì 2 maggio ore 21:30 sempre sul canale YouTube di Rossomotori.it, quando si parlerà del GP di Spagna in programma a Jerez.
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