Quanto costa aprire un team di F1
Quanto costa e come si apre un team di Formula 1? Se pensate che sia una bazzecola, che basti “solamente” avere una macchina, vi sbagliate!

Vi siete mai chiesti come si apre e soprattutto quanto costa mantenere un team di Formula 1? Se pensate che sia una bazzecola, che basti “solamente” avere una macchina, un pilota ed una manciata di meccanici, vi sbagliate di grosso. Per poter approdare in Formula 1, un team deve compiere inizialmente questi due step che vi andrò a spiegare.

Primo step: la FIA 

La FIA (Fèdèration Internationale de l’Autombile) non solo decide le regole e si occupa del corretto svolgimento delle gare, ma detiene anche la proprietà del nome “Formula 1”

Liberty Media (LM), nel caso ve lo steste chiedendo, possiede la “Formula One Group” che è la società a cui sono stati ceduti tutti i diritti commerciali fino al 2110 (si, avete letto bene, non ho sbagliato scrivere) La decisione di mantenere le due cose separate, deriva da Bernie Ecclestone, che decise di cedere, il nome “Formula 1” alla FIA, ma di mantenere per sé i diritti commerciali, cosa che è rimasta dopo che Ecclestone ha venduto tutte le quote a Liberty Media. In sostanza: televisioni e media, circuiti, organizzatori e hospitality pagano Formula 1 Group (LM).

Chi decide quali team possono entrare in Formula 1? 

Facciamo finta che Rossomotori voglia diventare una scuderia e correre in F1. A chi chiedere? E soprattutto: come funziona? In primis bisogna dire che è la FIA, che decide come e quando far entrare nuovi team all’interno del circus. Periodicamente, viene pubblicato un bando di partecipazione. Nota bene: non viene fatto per la stagione che deve iniziare, ma potrebbe essere aperto per delle stagioni seguenti (ad esempio, viene pubblicato il bando di partecipazione nel 2020 per la stagione 2023, per poter poi in realtà poter competere dal 2024).   

Photo Credit: Red Bull Content Pool

Okay, aperto il bando, ora inizia la parte dei costi, e fidatevi, siamo solo alla punta dell’iceberg. Facciamo una premessa: queste cifre, che ricordiamo essere approssimative, sono state scoperte dal giornalista Scott Mitchell-Malm che ha scritto a proposito di questo argomento sul sito The Race

Il primo pagamento da effettuare solo per poter chiedere quali documenti servano, per poter partecipare al bando è di circa cinquemila dollari

I documenti richiesti sono un’infinità: dai dati della società che possiede la squadra fino ai curriculum di tutte le persone che occuperanno un ruolo importante all’interno della scuderia. In questa operazione vengono analizzate tutte le variabili: se ci sono i soldi sufficienti per partire e per quante stagioni, se possediamo il terreno per costruire la sede e la fabbrica, se abbiamo gli sponsor, chi sarà il Team Principal della nostra scuderia, il direttore sportivo e molti altri. Per fare questa valutazione, spendiamo circa altri centomila dollari. Quindi, ricapitolando:

Quanto costa un team di Formula 1 
Photo Credi: Autore

Per continuare il percorso della Scuderia Rossomotori verso la Regina delle competizioni automobilistiche c’è un altro ostacolo

La Scuderia Rossomotori deve rispettare il Budget Cap già dalla stagione antecedente all’ingresso ufficiale. E ha anche senso, perché altrimenti una nuova scuderia potrebbe non badare a spese, presentare la macchina più veloce, tecnologica e sviluppata del mondo e sbaragliare la concorrenza. Non sarebbe giusto nei confronti delle altre squadre. 

In sostanza: se Rossomotori vuole correre nel 2024, già dal 2023 deve rispettare il tetto massimo di spesa di 135 milioni di dollari

Stiamo trascurando un aspetto fondamentale: dove costruiamo la nostra nuova e fiammeggiante monoposto se non abbiamo una fabbrica? Giusto per darvi un’idea, l’Aston Martin, per costruire la sua fabbrica comprensiva di galleria del vento sta spendendo circa 250 milioni di dollari

Quanto costa un team di Formula 1 
Photo Credi: Autore

Secondo step: le altre scuderie

Per poter Correre in Formula 1, non è solo la FIA a dover dare l’okay alla Scuderia Rossomotori ma deve esserci l’approvazione anche da parte di Formula One Group (LM). La nuova scuderia deve aderire al Patto della Concordia; un contratto fra tutte le scuderie e Liberty Media che sostanzialmente regola la distribuzione dei profitti della stagione fra le varie squadre. Detta in poche parole: di tutti i soldi che raccoglie la Liberty Media durante il campionato, una parte viene distribuita fra tutte le scuderie

Ma in che modo?  

Le cifre, che state per vedere, fanno riferimento al 2022 e provengono da un’inchiesta condotta da RacingNews365. Tutti questi numeri provengono da fonti attendibili, ma, ovviamente le vere cifre, centesimo per centesimo non potremo saperle mai.  In una sola stagione il Gruppo Formula 1 raccoglie fra biglietti, (merchandising, diritti televisivi, organizzatori, hospitality eccetera) circa 2,2 miliardi di dollari

Photo Credit: F1.com

Di questi, Liberty Media ne trattiene 800 milioni di cui parte è il guadagno e parte corrisponde alla copertura dei costi della stagione. Dei 1,4 miliardi di dollari che rimangono 400 milioni vanno ai team più vincenti.  

Non vincenti nella stagione, bensì le squadre che hanno vinto maggiormente nella storia della Formula 1. i soldi vengono distribuiti in proporzione al numero di mondiali vinti.  Il resto dei 400 milioni è dato alle squadre che hanno vinto di recente: viene stilata una classifica, delle squadre che negli ultimi dieci anni si sono classificate nel mondiale costruttori e di conseguenza viene distribuita la cifra. 

Del miliardo di dollari rimanente il 5% (circa 50 milioni) viene dato alla Ferrari. Perché?  

Perché la casa del Cavallino è la scuderia più antica e longeva nel mondo del motorsport. Il restante 95% (950 milioni circa) viene distribuito in base alla classifica costruttori della stagione precedente. Giusto per dare altre due cifre in più: il primo classificato prende circa il 14 % mentre l’ultimo il 6% circa.

 Ma cosa succede se una nuova squadra entra in Formula 1?

Inevitabilmente, le cifre esorbitanti che avete letto qui sopra, in proporzione con i nuovi arrivati calano leggermente, perché i guadagni di Formula One Group non devono più essere divisi per dieci, bensì per undici. Per ovviare a questa perdita, teoricamente, la Scuderia Rossomotori dovrebbe portare un “risarcimento” alle altre scuderie per compensare la perdita di denaro data dal proporzionamento dei guadagni di Liberty Media. Questo risarcimento ammonterebbe a circa 20 milioni di dollari per ogni squadra, quindi un totale di duecento milioni di dollari. 

Photo Credit: Autore

Per un totale di mezzo miliardo di dollari solamente per immaginare di poter avere una vettura in pista. Ovviamente questo è un conteggio parziale e ricordiamo approssimativo per una sola stagione, e nei calcoli, stiamo escludendo anche le paghe dei piloti, di tutti i componenti del team, il piano marketing e tutto quello che può girare attorno a questo mondo fatto di gioie (e in questo caso) anche dolori. 

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Francesca Lodi

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