Honda e Aston Martin collaboreranno dal 2026 per puntare al titolo mondiale in Formula 1. Dopo la notizia giunta ad inizio della settimana del GP di Monaco, il CEO dell’azienda giapponese Toshihiro Mibe ed il presidente della sezione sportiva Koji Watanabe hanno spiegato le motivazioni che hanno spinto i due marchi ad unirsi, soprattutto dopo un lungo confronto con altri team pretendenti.
Honda, il CEO Watanabe: “Ecco perché abbiamo scelto Aston Martin”
Il 24 maggio 2023 è una data importante per Aston Martin. Il team di Formula 1 adesso gestito da Lawrence Stroll ha siglato una nuova importante collaborazione, che vedrà Honda come fornitrice di motori della squadra a partire dalla stagione 2026. Una notizia, questa, che ha fatto scalpore per via delle numerose offerte interessanti giunte in Giappone, che sembra voler premiare il grosso impegno dimostrato dalla squadra di Silverstone in questa e nelle ultime stagioni trascorse. Lawrence Stroll è stato entusiasta nel chiudere positivamente una trattativa molto ambiziosa, considerato l’apporto che il fornitore è riuscito a dare a Red Bull negli ultimi anni tornando a vincere un campionato.
La vera curiosità, dunque, non è perché Aston Martin abbia cercato il nome di Honda da affiancare al suo, ma per quale motivo l’azienda di Tokyo abbia stretto un accordo con il marchio britannico. Nella conferenza stampa ufficiale indetta da Lawrence Stroll, gli ospiti Toshihiro Mibe e Koji Watanabe hanno spiegato le motivazioni che hanno portato questa scelta. “Siamo stati contattati da tantissime squadre”, ha spiegato il CEO di Honda Mibe. “Abbiamo avuto molte discussioni, per capire se volevamo davvero partecipare nel 2026, con grandi offerte da parte di vari team. Ma è stata soprattutto l’offerta appassionata di Aston Martin e la sua determinazione a vincere a qualsiasi costo a commuoverci”.
Ad aumentare la dose di motivazioni, poi, ha continuato Watanabe, presidente della Honda Racing Corporation: “Ci sono stati diversi incontri e abbiamo convenuto che Aston Martin ha la passione più grande per puntare al titolo. Ho avuto l’onore di visitare fisicamente la fabbrica e di vedere che stavano facendo investimenti su vari fronti, compreso il personale, e che stavano progredendo costantemente. Ci hanno anche dato un’alta valutazione delle nostre capacità nella costruzione di Power Unit, quindi non è solo che Aston Martin ha bisogno di noi. Volevamo davvero lavorare insieme, ed è per questo che abbiamo scelto questo team”.
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