Beatrice Frangione storia F1
Con Beatrice Frangione, ospite di Formula Rosa, abbiamo ripercorso la storia della figura della donna all'interno della F1.

La figura femminile è entrata a gamba tesa a far parte del mondo del motorsport in generale, ma soprattutto della Formula 1, diventandone un pilastro fondamentale. Ospite della nostra rubrica Formula Rosa, Beatrice Frangione, giornalista e autrice di Motorsport.com Italia, ha ripercorso le tappe fondamentali della storia delle donne all’interno del Circus fino ai giorni nostri.

Beatrice frangione e la sua passione per la storia della Formula 1

Giornalista e autrice laureata in filosofia e comunicazione, Beatrice Frangione ha fatto della passione per i motori la motivazione principale della propria scelta professionale. Dopo un’esperienza radiofonica di sei anni nella realtà alessandrina, a fine 2014 è diventata autrice e doppiatrice di servizi-documentari sulla storia della Formula 1 in onda su Sky Sport F1, il canale tematico per cui diventa programmista regista nel 2017. L’anno seguente, il suo impegno si è spostato anche su Sky Sport MotoGP e Sky Sport 24. Per sei anni ha redatto articoli storici sulla F1 per FormulaPassion. Ad oggi è una delle firme di Motorsport.com Italia, oltre a ricoprire il ruolo di caporedattrice di Hammer Time.

“Il primo contatto che ho avuto con la F1 è stato il 1° maggio 1994: la morte di Ayrton Senna. Mi ricordo la difficoltà di mio padre, Enzo Frangione, nello spiegare ad una bimba piccola come me un evento tragico del genere. Crescendo ho unito le mie due passioni più grandi: la scrittura e il motorsport. Così, un po’ per caso, ho iniziato a scrivere articoli sulla storia della Formula 1, diventando autrice. Il coronamento di un sogno è stato scrivere a quattro mani con mio papà un libro che fondesse i suoi pezzi ai miei: 33 uomini per 70 mondiali”. 

Beatrice Frangione storia F1
Photo Credit: Beatrice Frangione

“Quando ho intrapreso questo percorso editoriale ero sicura delle difficoltà che avrei trovato. Una giovane ragazza che entra a far parte del mondo della Formula 1 come giornalista e autrice fa paura a molti uomini. Infatti, hanno provato a tapparmi le ali, sabotando addirittura i miei pezzi. Ma non devo fare di tutta l’erba un fascio. Grazie a Carlo Vanzini di Sky Sport F1 ho iniziato a dare vita alla mia creatività avendo carta bianca nel realizzare pezzi storici. Dimostrare il mio valore, ripercorrere la mia carriera mi fa emozionare, è un qualcosa che ripaga tutti i miei sacrifici”.

La storia delle donne nella Formula 1

Nella redazione di Motorsport.com Italia tratti più di storia, la tua grande passione, che di cronaca. Vorrei che ci parlassi dell’evoluzione della figura delle donne all’interno del Circus nel corso del tempo.

“Se pensiamo agli anni 70-80, la figura femminile era solamente quella della compagna del pilota che prendeva i tempi facendo la cronometrista. Nina Rindt è sempre stata al fianco del suo amato Jochen Rindt. L’immagine di lei che riceve il titolo mondiale al posto del marito, morto qualche mese prima a Monza, dalle mani di Jackie Stewart mi ha colpita profondamente. Ma lei non è stata l’unica, basti pensare alla moglie di Niki Lauda, Marlene, o quella di Ronnie Peterson, Barbro”.

Beatrice Frangione storia F1
Photo Credit: F1.com

“Col passare del tempo, tante donne sono riuscite a sedersi al volante, ma una sola è stata la pilota che ha fatto la storia. Parlo ovviamente di Lella Lombardi, che amava le corse più dell’amore stesso. Diceva sempre che avrebbe preferito avere un incidente che innamorarsi. Amava solamente la velocità. Spero che il suo, in F1, non sia un caso isolato.

Le donne hanno, dunque, sempre popolato un ambiente visto come maggiormente maschile. Quanto è effettivamente cambiato per loro nel mondo del motorsport? 

“Il ruolo della donna è cambiato tantissimo nel corso degli anni. Basti pensare a quante ragazze adesso popolano il paddock senza essere mogli o compagne. Torneremo a vedere una donna al volante di una F1, non in tempi brevi ma ci arriveremo. Credo sia sbagliato dover creare delle categorie a parte per le donne. Mi va bene il sostegno economico ma devono mostrare il proprio talento battendosi con gli uomini”. 

Beatrice Frangione storia F1
Photo Credit: F1.com

“È un piacere vedere come il “rosa” si stia facendo sempre più spazio, soprattutto in un mondo che di rosa ne ha sempre avuto molto poco. Sbagliamo a definire il motorsport una realtà sessista perché se lo dovessi mettere a confronto con la vita di tutti giorni, si evidenzierebbe che proprio così marcio non è. Se la concezione della donna cambiasse in tutti gli ambiti, sicuramente, la nostra presenza diventerebbe una normalità”.

LEGGI: “Nina Rindt: il cronometro che non si è mai davvero fermato”

Ascolta Formula Rosa su Spotify!

Ascolta il podcast Formula Rosa con l’intervista integrale a Beatrice Frangione sul nostro profilo Spotify. Con Mara Giangregorio, la giornalista e autrice di Motorsport.com Italia ha raccontato la sua personale esperienza nel campo editoriale e ripercorso l’evoluzione della figura femminile nel mondo della Formula 1.

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Mara Giangregorio

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