Il primo round del campionato endurance del GT Italiano si è concluso con la vittoria di Giancarlo Fisichella e Tommaso Mosca, al volante della Ferrari 488 GT3 Evo2, della Scuderia Baldini che festeggia in grande i suoi primi 50 anni di attività. Al termine delle due ore di gara, l’equipaggio della squadra romana ha preceduto Gilardoni-Guzman-Middleton (Lamborghini Huracan GT3 Evo-Imperiale Racing) e Comandini-Cassarà-Nilsson (BMW M4 GT3-BMW Italia/Ceccato Racing Team), primi della GT3 PRO-AM. Nella GT Cup, vittoria di Demarchi-Patrinicola-Di Mare (Ferrari 488 Challenge-Best Lap), mentre Atzori-Menichini-La Mazza (Ferrari 488 Challenge-SR&R) sono saliti sul gradino più alto del podio nella GT Cup AM.
GT Italiano Endurance Pergusa: il binomio Fisichella-Mosca domina la gara
È stato un autentico trionfo la vittoria dei portacolori della Scuderia Baldini grazie ad un primo stint del debuttante nel GT tricolore Tommaso Mosca che dalla seconda piazza ha controllato bene il britannico Middleton (Imperiale Racing), partito dalla pole position, inducendolo poi in errore sul finire dello stint. Una volta al comando il 23enne bresciano ha subito allungato sul suo avversario consegnando la vettura a Fisichella con oltre due secondi di vantaggio su Guzman, subentrato al pilota britannico.
“Fisico”, che non ha bisogno di presentazioni, ha disputato uno stint regolare e senza alcun errore, badando soprattutto a non deteriorare le gomme sul tracciato che stava lentamente asciugandosi e portandosi ad oltre 17 secondi di vantaggio al termine del suo stint. Grazie al vantaggio accumulato dal mentore e compagno di “ufficio”, il terzo stint è stato facile per Mosca e, giro dopo giro, ha incrementato ancora il suo vantaggio su Gilardoni concludendo al comando sotto alla bandiera a scacchi con oltre 32 secondi sui portacolori dell’Imperiale Racing. Questi ultimi, comunque, hanno conquistato un ottimo secondo gradino del podio, maturato sin dal turno unico di prove ufficiali che ha visto un Middleton velocissimo, chiudendo la gara davanti all’equipaggio di BMW Italia-Ceccato Racing Team, primo della GT3 Pro-AM.
Nel primo stint un grande Comandini si è tenuto a ridosso dei primi inanellando diversi giri veloci, a cui è subentrato Cassarà, autore di un innocuo testacoda che, tuttavia, non lo ha penalizzato in classifica. Nel terzo stint lo svedese Nilsson ha completato l’opera, permettendo ai portacolori BMW di confermare la terza posizione davanti alla Ferrari di Gai-Donno-Castro (AF Corse). Partito dalla terza fila dello schieramento, Gai ha confermato il sesto posto nel primo stint, cedendo poi la vettura al belga Castro che ha recuperato un paio di posizioni, mentre nel terzo stint Donno ha chiuso la gara davanti all’Audi R8 LMS di Marco Butti.
Il giovane comasco era salito in macchina dopo il thailandese Stuvik e il romano Attianese, ma in occasione del primo cambio un problema al GPS aveva anticipato l’uscita dai box e la conseguente penalizzazione con un drive through, che ha relegato l’equipaggio di Audi Sport Italia in quinta posizione finale davanti alla seconda Huracan di Imperiale Racing di Bartholomew-Garcia-Raghunathan.
Sfortuna, invece, per il secondo equipaggio BMW, quello di Tavano-Guerra-Tamburini, penalizzato sin dalle prime battute di gara da problemi di elettronica che lo hanno costretto a una lunga sosta ai box che non gli hanno permesso di andare oltre la settima posizione finale.
CLASSIFICA GARA GT ITALIANO ENDURANCE PERGUSA
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