Il pluricampione del mondo Marc Marquez è da sempre associato alla Honda nella categoria regina del motociclismo. Nonostante le ipotesi sulle sue possibilità di successo in sella ad altre moto, il pilota spagnolo rimane fedele, per ora, al marchio giapponese. In una recente intervista, Marquez ha ribadito la sua fiducia nella Honda e ha sottolineato che la sua determinazione nel vincere è indissolubilmente legata alla moto che sta guidando.
Ancora fiducia nella Honda
In un’intervista recente, Marquez ha espresso la sua fiducia nella Honda e sul fatto che darà il massimo per migliorare la RC213V.
“È per questo che mi pagano, per dare il 100% e fare del mio meglio in ogni situazione. Per arrivare nel box dopo una caduta e dare un feedback: dove perdiamo e dove non perdiamo, dove la moto deve essere migliorata ed è lì che gli ingegneri lo scrivono in un quaderno e devono essere loro a migliorarla. In questo caso sono un dipendente che è qui per dare il 100% sulla moto, come sempre. E continuerò a farlo. È vero che è difficile per me ma ho la motivazione, a volte anche troppa, e devo rischiare quando è il momento. Venerdì ne ho presi troppi, sabato li ho controllati bene e anche domenica, ma quando si ha una situazione così critica è facile sbagliare”.
La fiducia di Marquez nella Honda non è solo dovuta al successo passato, ma anche alla sua determinazione di vincere. Il pilota spagnolo è noto per la sua mentalità vincente e la sua voglia di superare ogni sfida. Indipendentemente dalle circostanze o dal tipo di moto che guida, Marquez mette tutto sé stesso nel raggiungere la vittoria. Questa mentalità vincente è un fattore chiave che lo ha portato a dominare la scena della MotoGP per anni.
L’errore di Le Mans
Dopo il suo ritorno dall’infortunio che l’ha tenuto lontano per un mese e mezzo, lo scorso weekend Marc è tornato in pista. Il fine settimana si è prospettato buono per lo spagnolo che però non è riuscito a concretizzare. L’obbiettivo era verificare le sue condizioni fisiche ma Marquez ha dato, come al suo solito, il 100%, rischiando forse anche un po’troppo. Buon piazzamento nella sprint, in cui è arrivato 5° mentre 0 punti nel GP della domenica a causa di una caduta che poteva essere evitata.
“Fisicamente è stato difficile attivarmi, nel Warm-Up non ero fluido come sabato, ma abbiamo fatto un buon lavoro di fisioterapia e riscaldamento prima della gara, e mi ha aiutato anche il fatto che i primi giri non sono stati molto veloci, per riscaldarmi bene. Ma fisicamente ho sofferto più del dovuto. Ora ho tre settimane per prepararmi, il mio obiettivo era completare la gara e ci siamo quasi riusciti, per lavorare sulla mia condizione fisica”.
“È un peccato per la caduta, credo che stavamo vivendo un fine settimana impeccabile, nemmeno io me l’aspettavo, nessuno se l’aspettava. Ancora di più, visto come siamo messi: è ancora difficile, ci sono ancora molte cadute per i piloti Honda e siamo ancora un po’ troppo lontani dai primi. Ma credo che abbiamo fatto una buona gara, mi sono divertito come non mi capitava da tempo, e questo è ciò che conserverò”.
Marquez in un altro team?
Il discorso si è poi spostato sull’ipotetico approdo in un altro team:
“Quella che ho è la Honda, per quest’anno e per il prossimo. Devo continuare a lavorare per migliorare, abbiamo due anni di contratto e credo ancora in loro, soprattutto nel team tecnico che ho nel box. Domenica abbiamo giocato con la gomma dura all’anteriore e questo ci ha permesso di fare la gara che abbiamo fatto perché con la gomma morbida non sarebbe stato possibile. Ho usato la mia esperienza all’inizio, abbiamo giocato tutte le carte ma l’ultima non è andata a buon fine e non era quella che volevo“.
Marquez ha ovviamente la determinazione per riportare la Honda in cima alle classifiche, aiutando gli ingegneri a migliorare una RC213V che oggettivamente non è in grado di competere con le avversarie.
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