Il mondiale endurance si prepara a scendere in pista per la regina delle gare, la 24 Ore di Le Mans. Il conto alla rovescia è infatti quasi giunto al termine; sul Circuit de la Sarthe tutto è pronto per il centenario dal debutto della storica gara nel 1923. I test della 24 Ore di Le Mans hanno mostrato una Ferrari competitiva, ma cosa aspettarsi dalle 499P?
Test 24 Ore Le Mans: Ferrari davanti, Porsche e Toyota inseguono
Il centenario della 24 Ore di Le Mans è alle porte, con gli equipaggi pronti a sfidarsi tra le curve del Circuit de la Sarthe. La settimana che porta alla “gara delle gare” è iniziata con il classico test day; nella giornata di domenica 4 giugno le 62 vetture che parteciperanno alla 24 Ore sono infatti scese in pista per le prime prove. A risultare più veloce di tutti è stata la Ferrari 499P guidata da Antonio Fuoco, che ha chiuso la sessione mattutina con il tempo di 3:30.686. Alle spalle della Rossa #50, a sei decimi di distacco, si è piazzata la Peugeot guidata da Menezes, mentre il terzo posto è stato occupato dalla Porsche di Jota.
Inizio in salita invece per entrambe le Toyota; la #7 nelle mani di Conway ha ottenuto il quinto tempo, dietro all’altra Ferrari 499P. Ottavo posto invece per la Toyota #8, dietro alla Cadillac di Chip Ganassi Racing e all’altra Peugeot presente in griglia. In LMP2 a chiudere davanti a tutti è stata la vettura di Cool Racing in 3:56.409, seguita dalla Oreca di Idec Sport e dal team WRT. A comandare nella classe LMGTE Am è invece il team JMW Motorsport con la Ferrari 488 GTE EVO che ha chiuso in 3:56.623, a poco più di un decimo di vantaggio su de Pauw alla guida della Ferrari di AF Corse. Buono anche il debutto della Chevrolet Camaro ZL1 della Nascar che nelle mani di Button ha chiuso in 1:56.880.
Nel pomeriggio a stupire mettendosi davanti a tutti è stata ancora una 499P, questa volta la #51 guidata da Giovinazzi che ha chiuso la sessione con il tempo di 1:29.504. Alle sue spalle si è piazzata la Porsche Penske Motorsport #6, precedendo la Toyota #7 che ha ripreso bene la sessione nonostante l’uscita di pista a fine mattinata. Quarta l’altra Ferrari #50, mentre l’altra Toyota non è andata oltre la nona posizione.
Ferrari pronta a Le Mans: cosa aspettarsi?
Se dal lato F1 il Cavallino Rampante sembra essersi ad oggi accoccolato in un angolo, un discorso diverso lo si può invece fare nel mondiale endurance. Il ritorno della Ferrari dopo 50 anni di assenza è stato un’enorme sorpresa. Il lavoro fatto da Coletta e dal suo team ha infatti portato in pista una 499P che fin da subito è stata in grado di impensierire le Toyota dominatrici. La vittoria non è ancora arrivata, ma la crescita della Hypercar rossa non è certo in discussione. L’attesa per il prossimo round è dunque alle stelle e non solo per la regina delle corse, la 24 Ore di Le Mans. Le 499P sono infatti chiamate ad un’impresa storica, anche se dopo i test le carte in regola per sognare sembrano infatti esserci.
L’equipaggio della #50, formato da Molina, Fuoco e Nielsen, è chiamato al riscatto dopo la sfortunata gara di Spa-Francorchamps. Un fattore che sembra essere già sceso in pista nonostante quello disputato nel weekend fosse solo un test. Sulla #51 di Calado, Pier Guidi e Giovinazzi le aspettative sono alte, soprattutto dopo quel podio conquistato in terra belga. Le prime tre gare del mondiale endurance hanno mostrato e confermato una 499P solida, affidabile e competitiva. Qualità che, se gestite al meglio, possono impensierire una Toyota che a Le Mans, per ora, non sembra essersi messa a suo agio.
Battere chi ha dominato e continua a farlo non sarà comunque facile. In 24 ore infatti molte cose possono accadere o cambiare. Le 499P e i rispettivi equipaggi hanno però dato modo di non essere dimenticati tra il resto delle vetture, di essere temibili. Un fattore che nel test day sul Circuit de la Sarthe è stato evidenziato anche dalle prestazioni in pista delle Hypercar rosse. Il conto alla rovescia per quella che spesso è definita “la gara delle gare” è dunque pronto a terminare. Le aspettative sono alte e in continua crescita. 50 anni sono certo un lungo periodo, ma le 499P sembrano aver ridotto di molto il tempo di lontananza. La Ferrari a Le Mans può e deve fare bene; per se stessa innanzitutto, e per quel popolo rosso che, su qualunque pista e in qualsiasi categoria. sogna di vedere quel Cavallino Rampante davanti a tutti.
LEGGI: “24 Ore Le Mans: il programma della storica gara”
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