La gara del GP d’Olanda è stata conquistata dal padrone di casa Max Verstappen. Il circuito di Zandvoort è stato il teatro di una corsa spettacolare, molto dinamica soprattutto per via delle condizioni meteo sempre incerte. Dietro al vincitore, sul podio hanno terminato la gara Fernando Alonso ed uno coraggioso Pierre Gasly, rispettivamente secondo e terzo. Per le Ferrari, Charles Leclerc è stato costretto al ritiro, dopo aver rimediato dei danni aerodinamici importanti.
Gara GP Olanda, la pioggia crea caos in partenza
La partenza del Gran Premio d’Olanda è stata una serie caotica di sorpassi, dove l’unico a non essere impensierito è stato il poleman Max Verstappen. Durante la prima tornata, sul circuito di Zandvoort si è abbattuta una pioggia che ha costretto la maggior parte dei piloti a montare le gomme intermedie. Tra il rumore generale Sergio Perez ha conquistato la prima posizione davanti a Zhou e Gasly. Per Charles Leclerc lo start è stato ottimo, ma poi subito condizionato da un contatto con Piastri che ha leggermente danneggiato l’ala anteriore ed un pit stop estremamente lento per via dell’entrata in extremis del monegasco.
Al nono giro su 72, i due piloti Ferrari hanno scambiato le posizioni, considerato il passo nettamente più veloce di Carlos Sainz. Intanto, Verstappen ha continuato la risalita verso la testa della classifica. Durante il primo turno di soste, il rookie Liam Lawson ha subito una penalità di 10 secondi per aver bloccato in pit lane Kevin Magnussen. Giro dopo giro la pista si è velocemente asciugata, quindi ha preso il via un nuovo valzer di cambi gomme. Al sedicesimo giro arriva il primo incidente: Logan Sargeant ha impattato contro le barriere tra curva 8 e 9, a causa di un guasto al sistema brake-by-wire. Il crash ha causato l’entrata della Safety Car.
La ripartenza dopo la Safety Car: Leclerc si ritira, la gara finisce in nubifragio
Al giro 21 la Safety Car ha fatto ritorno ai box, e Max Verstappen ha gestito un’ottima ripartenza mantenendo la leadership davanti al compagno di squadra. Mentre Sainz ha cominciato una lotta con Gasly per la quarta posizione, Leclerc ha invece accusato danni al fondo, che gli hanno reso la gara ancora più complessa. Dopo poco più della metà della corsa, Carlos Sainz è rientrato per montare un nuovo set di gomme rosse, ed al giro 43 Charles Leclerc ha fermato la sua vettura in garage definitivamente. Il nuovo giro di soste ha preso il via dalla quarantesima tornata in poi. La guerra delle strategie ha messo in guardia il #55, che con prudenza ha sorpassato Tsunoda e Gasly, che ha dovuto pagare anche una penalità di 5 secondi per speeding in pit lane.
Quando solo dodici giri dividono la corsa dalla bandiera a scacchi, la pioggia torna intensa sulla pista. Sergio Perez ha tentato il jolly effettuando il pit stop subito, così come Carlos Sainz e Pierre Gasly. Il giro successivo, anche Verstappen ed Alonso rientrano. La previsione è di un finale pieno di precipitazioni, con la classifica che subito si rivoluziona: Sergio Perez finisce lungo in curva 1, e Zhou finisce nel muro. Nell’esatto momento, Verstappen rientra ai box per montare la full wet. Il fatto causa un ennesimo cambiamento della situazione, perché viene esposta la bandiera rossa. L’attesa lunga termina alle ore 17:14: dopo oltre 40 minuti la gara riparte, dietro la Safety Car.
Tutti i piloti hanno dovuto montare la gomma intermedia. Si è ripartiti nell’ordine del giro antecedente a quello della SC, la quale ha trascorso due dei sette giri rimasti in pista. Alla ripartenza, Verstappen deve con forza difendersi da un aggressivo Fernando Alonso, mentre a Perez viene comminata una penalità di 5 secondi per speeding in pit lane. Intanto, Russell rientra ai box per un problema tecnico e si ritira. La battaglia più intensa nel finale è quella tra Sainz ed Hamilton, con il britannico super offensivo nei confronti dello spagnolo, che con difficoltà è riuscito però a portare a casa il quinto posto. Max Verstappen vince la gara di casa per la terza volta consecutiva, seguito da Fernando Alonso e soprattutto ad un grande Pierre Gasly. Il francese ha approfittato della sanzione per il numero #11.
Classifica e ordine d’arrivo gara GP Olanda
POSIZIONE | PILOTA | TEAM | TEMPO | PUNTI |
1 | Max Verstappen | Red Bull Racing | LEADER | 25 |
2 | Fernando Alonso | Aston Martin | +3.744 | 18 |
3 | Pierre Gasly | Alpine | +7.058 | 15 |
4 | Sergio Perez | Red Bull Racing | +10.068 | 13 |
5 | Carlos Sainz | Scuderia Ferrari | +12.541 | 10 |
6 | Lewis Hamilton | Mercedes | +13.209 | 8 |
7 | Lando Norris | McLaren | +13.232 | 6 |
8 | Alexander Albon | Williams | +15.155 | 4 |
9 | Oscar Piastri | McLaren | +16.580 | 2 |
10 | Esteban Ocon | Alpine | +18.346 | 1 |
11 | Lance Stroll | Aston Martin | +20.087 | 0 |
12 | Nico Hulkenberg | Haas | +20.840 | 0 |
13 | Liam Lawson | AlphaTauri | +26.147 | 0 |
14 | Kevin Magnussen | Haas | +26.410 | 0 |
15 | Valtteri Bottas | Alfa Romeo | +27.388 | 0 |
16 | Yuki Tsunoda | AlphaTauri | +29.893 | 0 |
17 | George Russell | Mercedes | DNF | 0 |
18 | Guanyu Zhou | Alfa Romeo | DNF | 0 |
19 | Charles Leclerc | Scuderia Ferrari | DNF | 0 |
20 | Logan Sargeant | Williams | DNF | 0 |
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