La Scuderia Ferrari non è vittima di mancati risultati da parte dei suoi piloti, ma da ben altro. La giornalista Mara Sangiorgio, nel nostro podcast Formula Rosa ci parla dello stato dei piloti del team di Maranello e del loro futuro in tuta rossa.
Piloti Ferrari non parte dei problemi, secondo Mara Sangiorgio
Sono ben quindici anni che la Scuderia Ferrari non porta a casa un titolo iridato. L’ultimo trofeo (costruttori) arrivò proprio nel 2008 con l’accoppiata Massa-Raikkonen, con il finlandese ultimo dei piloti campioni del mondo Ferrari nella stagione 2007. Tanti anni e tante stagioni sono passate e hanno visto cambi di piloti, coppie storiche e meno amate scambiarsi la tuta rossa nel corso delle ere e dei cambi regolamentari, eppure nessuno di loro è riuscito a divenire campione del mondo e portare il blasonato marchio della Scuderia Ferrari sul tetto del mondo.
Si era andato vicino al titolo nel 2010 con Fernando Alonso, il quale si è giocato il mondiale durante l’ultima gara di Abu Dhabi. Con Sebastian Vettel si è assaporato il sogno sia nel 2017 che nel 2018, ma nulla ha potuto il tedesco contro lo strapotere Mercedes vittima anche di diversi errori da parte propria sempre in quella particolare annata.
Da allora le cose non sono cambiate: la gestione della Scuderia Ferrari, con vari cambi di potere al vertice è sempre stata poco consona al nome e all’importanza del famoso team di Maranello. Proprio per tutti questi errori, la colpa non è da dare ai piloti della Scuderia Ferrari e, come non lo era nel passato, non deve esserlo neanche nel presente coi malcapitati Charles Leclerc e Carlos Sainz, i quali col contratto in scadenza proprio al termine della stagione 2023. Ai nostri microfoni, ecco cosa ci ha detto la giornalista e inviata di Sky Sport F1 Mara Sangiorgio.
“Ce lo hanno detto in ogni lingua, salsa e modo. Il problema Ferrari non sono i piloti; sono entrambi giovani, bravi e promettenti”, dice Mara Sangiorgio ai nostri microfoni nella rubrica Formula Rosa. “Anche diversi ed amano la squadra in cui sono. Inizieranno a parlarne. Alcune discussioni sono già iniziate, ma non è semplice perché questi ragazzi vivono con la squadra e i manager e sono discorsi che si fanno quasi sempre. Quando si deve parlare di cose più concrete si ha bisogno di tempi più lunghi e dedicati. Io so che Charles sta parlando con Vasseur per capire quali sono le opportunità e le strade future, però al momento non c’è nulla di concreto perché nessuno ne ha parlato concretamente”.
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