Dopo le qualifiche del GP del Giappone, Max Verstappen ha toccato il tema della direttiva tecnica entrata in vigore a Singapore. Si parla della TD018 che tanto ha fatto parlare e, in taluni casi, muovere accuse alla Red Bull circa la presunta irregolarità delle sue soluzioni aerodinamiche. In qualche modo “colpevoli” della dominante prestazione messa in mostra dal team inglese in questa stagione.
GP Giappone, Verstappen all’attacco dei detrattori e dell
Quattordici vittorie di fila della Red Bull, tra cui 10 di Verstappen. Poi, Singapore. Una Ferrari rinata, vittoriosa con Sainz, ed una RB19 scorbutica e solo quinta al traguardo con Verstappen. Ma se la gara ha messo la parola fine al weekend di Singapore, durante lo svolgimento dello stesso in molti hanno puntato il dito contro il team anglo-austriaco. In particolar modo sul versante della TD018, che secondo i media e gli addetti ai lavori aveva diminuito la prestazione della vettura di Milton Keynes. Ragionamenti spazzati via dal venerdì e dal sabato, ovvero oggi, di Suzuka. E accompagnati dalle parole di Max.
“A Singapore abbiamo attraversato un weekend difficile. Naturalmente le voci cominciano a circolare, attribuendo gran parte delle difficoltà alle direttive tecniche. Penso che possano andare a quel paese (nell’originale il termine era ben diverso, ndr). Ero entusiasta di arrivare qui a Suzuka e desideravo sinceramente un weekend eccezionale. Sin dal primo giro la nostra performance è stata notevole, e siamo stati anche in grado di apportare piccoli miglioramenti. Trovarsi in pole position qui è davvero emozionante, e domani ci offre la prima opportunità concreta di vincere il campionato del mondo costruttori; ci teniamo molto a raggiungere questo obiettivo.” Max Verstappen
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Giacomo Lago
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