L’infortunio accaduto a Daniel Ricciardo durante il Gran Premio d’Olanda continua a tenerlo fermo ai box. Il pilota australiano era rientrato in Formula 1 alla vigilia della gara disputata in Ungheria, ma dopo soli due appuntamenti è stato costretto a fermarsi per un infortunio rimediato durante le prove libere a Zandvoort. Il recupero dalla frattura del metatarso della mano sinistra sta richiedendo più tempo del previsto, ed il suo ritorno si sta facendo più lontano.
Infortunio Ricciardo, i tempi di recupero si allungano: Christian Horner spiega perché
Daniel Ricciardo è tornato a bordo di una Formula 1 da pilota titolare durante il Gran Premio d’Ungheria. Subentrato a Nyck De Vries, il quale è stato scaricato da Helmut Marko per via delle scadenti prestazioni, l’Honey Badger ha cercato subito l’armonia necessaria con l’AT04. Ma dopo solamente due gare completate, in Olanda un brutto episodio lo ha costretto a fermarsi. Ciò che è successo è stata una serie di sfortune, a partire dall’incidente di Oscar Piastri accaduto davanti a sé in curva 3, dove l’australiano non ha potuto fare altro che terminare la sua corsa nelle barriere per evitare il connazionale.
L’impatto non è stato dei peggiori, ma il corridore di origini italiane non aveva lasciato il volante durante il misfatto, e purtroppo la sua mano sinistra ne ha pagato le conseguenze. Dal colpo ricevuto, subisce la rottura del terzo metatarso della mano. L’infortunio ha fatto presagire dei tempi non estremamente lunghi di recupero, tanto che l’unica gara in dubbio era quella a Monza. Tuttavia, si sono verificate delle complicazioni che ora lo costringeranno a saltare anche la gara a Singapore fra nella terza settimana di settembre, e forse anche quella di Suzuka. Christian Horner, intervistato da Motorsport.com, ha spiegato il perché di questi tempi di recupero così lunghi, ricordando precedenti delle corse su due ruote.
“Certamente a Singapore non credo che sia possibile che sia pronto per quella gara. Penso che sarebbe ottimista pensare per il Giappone. Credo che il suo recupero stia andando bene, ovviamente fa fatica a muovere la mano e ora sta facendo riabilitazione. Abbiamo visto che i ritorni affrettati dei motociclisti a volte possono causare più danni, quindi penso che vogliamo solo assicurarci che sia completamente in forma prima che torni in macchina. Penso che sia molto ansioso di essere in macchina a Suzuka, ma vedremo giorno per giorno e vedremo come il recupero e la natura faranno il loro corso”.
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