L’Aston Martin ha avuto molte difficoltà con gli aggiornamenti nell’ultimo periodo a causa di un problema particolare. Dopo un inizio eclatante di stagione, durante il quale è stata la seconda forza del campionato, il team britannico ha avuto problemi a seguito degli sviluppi prodotti sulla base dei dati usciti dalla simulazione effettuata in fabbrica. Adesso la squadra cercherà di ottenere almeno il quarto posto tra i costruttori, perso a favore di McLaren dopo il GP degli Stati Uniti.
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Aston Martin ha fallito gli aggiornamenti: la causa è la simulazione in fabbrica
Aston Martin ha vissuto una prima fase della stagione 2023 da vero outsider. Il team di Lawrence Stroll aveva prodotto una vettura capace di battere sorprendentemente gli avversari più attesi, escludendo Red Bull. Sei podi nelle prime otto gare, tutti ottenuti grazie alla buona performance della AMR23 e dal talento misto all’esperienza di Fernando Alonso. Un binomio quasi perfetto che ha consentito alla squadra di puntare in alto.
Dal primo pacchetto di aggiornamenti portati, però, qualcosa ha cominciato ad andare storto. Se da una parte c’è stato un po’ di ritardo nei confronti di McLaren, Mercedes e Ferrari, dall’altro lato c’è anche di peggio. Nella sede di Silverstone, i tecnici del team hanno ricevuto dati dalle varie sessioni di simulazione che hanno alterato il corretto sviluppo della monoposto. Un drammatico svolgimento nel corso di una stagione inaspettatamente buona all’inizio.
Nel weekend del GP degli Stati Uniti, per esempio, Aston Martin ha deciso di ritornare a delle specifiche precedenti a quelle portate ad Austin. Questo, durante la mattinata della domenica. Proprio sul circuito texano, il direttore tecnico della squadra, Dan Fallows, ha spiegato che queste difficoltà sono dovute ad “effetti collaterali nel percorso di sviluppo”, che hanno sconvolto il bilanciamento della vettura.
A dare maggiori spiegazioni sull’accaduto ci ha pensato il vice direttore del team, Eric Blandin, che ha parlato proprio di problemi legati a dati da simulazioni ottenuti in fabbrica. “Siamo stati guidati in una certa direzione dai nostri strumenti di simulazione sul lato aerodinamico, e abbiamo seguito un percorso che era proprio quello sbagliato. Uno strumento di simulazione è valido tanto quanto ciò che inserisci nella simulazione. Ora credo che abbiamo corretto il problema con il nuovo pacchetto”. Ha spiegato così la situazione, ad Autosport, l’ingegnere francese.
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