Colpo di scena al termine del GP degli Stati Uniti: la FIA ha squalificato Charles Leclerc e Lewis Hamilton. Alla fine della gara della domenica del weekend texano, i tecnici della Federazione hanno riscontrato delle irregolarità tecniche nelle monoposto dei due piloti. Una brutta notizia per il numero 16 Ferrari, uscente già da una gara difficile. Ma ancora peggio è andata al sette volte campione del mondo, che invece era finito a podio a meno di due secondi dal vincitore Max Verstappen.
LEGGI: GP Stati Uniti, il racconto della gara della domenica
Leclerc e Hamilton squalificati dopo la gara: cos’è successo alle loro vetture
Finisce nel peggiore dei modi il weekend di Charles Leclerc e Lewis Hamilton. Sia la SF-23, sia la W14, sono state analizzate dai tecnici della FIA dopo la corsa domenicale. Questi hanno riscontrato un’irregolarità su entrambe le vetture, che nel dettaglio riguarda il fondo della vettura. La parte delle monoposto posta sotto investigazione è il “plank” flessibile, quella tavola posta sotto i bolidi. Questa si trova sotto al fondo per rafforzarlo, dunque per questioni di sicurezza.
Dall’ultimo aggiornamento del regolamento, presente nella famosa Direttiva Tecnica 39, tutte le vetture sono obbligate a non dover superare i 9 millimetri di usura, oltre che un certo livello di flessione. Sia sulla rossa numero 16, sia sull’auto numero 44, i tecnici che si sono occupati dei controlli hanno trovato anomalie. Si è trattato, dunque di non conformità tecnica rispetto all’Articolo 3.5.9 e) del Regolamento Tecnico.
Dalle 18:00 locali in poi, circa 1:00 italiane, una rappresentanza per Mercedes ed una per Ferrari si sono presentate in Direzione Gara per rispondere alle domande dei commissari. Per i due team non c’è stato altro da fare che accettare la squalifica, che relega quindi Carlos Sainz sul podio. A punti le due Williams quindi, con Logan Sargeant per la prima volta in assoluto in zona punti.
GP Stati Uniti: il nuovo ordine di arrivo
POSIZIONE | PILOTA | TEAM | TEMPO | PUNTI |
---|---|---|---|---|
1 | M. Verstappen | Red Bull | 1:35:21.362 | 25 |
2 | L. Norris | McLaren | +10.730 | 18 |
3 | C. Sainz | Ferrari | +15.134 | 15 |
4 | S. Perez | Red Bull | +18.460 | 12 |
5 | G. Russell | Mercedes | +24.999 | 10 |
6 | P. Gasly | Alpine | +47.996 | 8 |
7 | L. Stroll | Aston Martin | +48.696 | 6 |
8 | Y. Tsunoda | AlphaTauri | +74.385 | 5 |
9 | A. Albon | Williams | +86.714 | 2 |
10 | L. Sargeant | Williams | +87.998 | 1 |
11 | N. Hulkenberg | Haas | +89.904 | 0 |
12 | V. Bottas | Alfa Romeo | +98.601 | 0 |
13 | G. Zhou | Alfa Romeo | +1 LAP | 0 |
14 | K. Magnussen | Haas | +1 LAP | 0 |
15 | D. Ricciardo | AlphaTauri | +1 LAP | 0 |
16 | F. Alonso | Aston Martin | DNF | 0 |
17 | O. Piastri | McLaren | DNF | 0 |
18 | E. Ocon | Alpine | DNF | 0 |
19 | L. Hamilton | Mercedes | DSQ | 0 |
20 | C. Leclerc | Ferrari | DSQ | 0 |
LEGGI: “Le classifiche mondiali dopo le penalità a Austin”
SEGUICI SU:
📱 Facebook, la nostra pagina ufficiale.
📸 Instagram, foto a sfondo motoristico e non solo!
🎙 Spotify, per ascoltare il meglio dei podcast in cuffia.
📹 YouTube, per gustarti tutti i nostri video.
👔 LinkedIn, rimani aggiornato sulle nostre offerte e contenuti.
🖥 Google News, per rimanere aggiornato sulle news direttamente dal tuo discovery.