Dopo un weekend di pausa a seguito dello stremante GP del Qatar la F1 è nuovamente pronta a tornare in pista. Il Circus vola oltreoceano e approda in America, in Texas, prima di tre gare consecutive sede anche della penultima Sprint dell’anno. Di seguito riportiamo gli orari del GP degli Stati Uniti, dove vedere la gara di F1 e qualche curiosità.
La F1 sbarca in America: prima tappa Austin
Archiviato il faticoso GP del Qatar per la F1 è tempo di volare oltreoceano. Il Circus sbarca dunque in America, dove il tracciato di Austin accoglierà la prima di tre gare consecutive oltre al penultimo weekend con il sabato dedicato alle sessioni Sprint. Il fine settimana qatariota, oltre alle enormi difficoltà fisiche, ha visto la chiusura ufficiale dei giochi già nella giornata di sabato. Verstappen, con il secondo posto nella Sprint, ha infatti conquistato il suo terzo titolo di fila con sei GP di anticipo, come Schumacher nel 2002. Il campione olandese ha così scritto un altro piccolo pezzo di storia, mettendo a segno l’unico risultato possibile di una stagione praticamente perfetta.
In difficoltà, ancora una volta, si è presentato Perez che, dopo il ritiro nella Sprint, ha dovuto fare i conti con i track limits. Il pilota messicano è dunque chiamato a dare il meglio soprattutto perché il secondo posto in classifica non è più così saldo. A scalpitare alle spalle di Perez c’è infatti Hamilton. L’incidente con il compagno di squadra in Qatar lo ha lasciato con l’amaro in bocca; la Mercedes infatti a Lusail ha mostrato una velocità quasi inaspettata. Al COTA ad essere attesa sarà anche la McLaren; il team guidato da Stella ha infatti messo a segno un ottimo weekend. Entrambe le gare hanno visto i due giovani piloti a podio, con Piastri vincitore della Sprint davanti a un Verstappen neo tre volte campione del mondo.
Ad essere sprofondata tra le dune del deserto qatariota è invece stata la Ferrari, che ad Austin si presenterà bisognosa di riscatto. Qualcosa sulla SF-23 non ha funzionato come previsto, con Sainz costretto addirittura a guardare l’intero GP dai box. Una perdita di carburante non gli ha infatti permesso di scendere in pista, lasciando il solo Leclerc in rappresentanza del team di Maranello. La Rossa si è però presentata sottotono, lenta e poco competitiva sia nei confronti del duo McLaren che in quelli di Russell. In America sarà quindi in cerca di un segnale di orgoglio visto che la classifica Costruttori impone una lotta per il secondo posto tra Mercedes e Ferrari.
GP Stati Uniti: 5 curiosità sulla gara a stelle e strisce
Il Circuito delle Americhe, dove domenica 22 ottobre si correrà la diciottesima gara del mondiale 2023, è pronto ad aprire la serie di tre GP consecutivi che si terranno oltreoceano. Cosa sappiamo di questo appuntamento? Ecco 5 curiosità sul GP degli Stati Uniti.
- Il primo GP degli Stati Uniti si corse nel 1959. Dal 1950 ad essere valida per il mondiale di F1 era invece la 500 Miglia di Indianapolis; la gara era però spesso disertata dai piloti europei, motivo per cui gli organizzatori optarono per un GP vero e proprio. Il primo, corso a Sebring, fu conquistato da Bruce McLaren.
- Una delle edizioni più famose del GP degli Stati Uniti è quella del 2005. La griglia di partenza vide infatti tre soli team schierati, Ferrari, Minardi e Jordan, ossia le scuderie con pneumatici Bridgestone. I team con gomme Michelin decisero infatti di non disputare la gara a causa di pneumatici che, fino al giorno prima, si erano dimostrati pericolosi.
- Prima di approdare ad Austin la F1 girò diversi tracciati in America, come Detroit, Las Vegas e Long Beach. Inaugurato nel 2012 il COTA, Circuit of the Americas, fa da allora parte del calendario di F1. A vincere in quella prima occasione fu Hamilton su McLaren, davanti alla Red Bull di Vettel e alla Ferrari di Alonso.
- Il calendario del 2023 ha ben tre gare negli Stati Uniti d’America: il GP di Miami, quello che si correrà al COTA e l’ultimo a Las Vegas. Nella storia della F1 si può contare solo un’unica volta in cui ci furono tre gare statunitensi. Nel 1982 la F1 fece infatti tappa a Long Beach, Detroit e Las Vegas.
- Il record assoluto del tracciato è di 1:32.029, tempo segnato da Valtteri Bottas su Mercedes nelle qualifiche del GP degli Stati Uniti del 2019.
F1, GP degli Stati Uniti: gli orari e dove vedere la gara
| Venerdì 20 ottobre | Sabato 21 ottobre | Domenica 22 ottobre |
|---|---|---|
| Prove Libere 1: 19.30-20.30 (diretta Sky Sport F1) | Sprint Shootout: 19.30 (diretta Sky Sport F1; differita TV8 alle ore 23.30) | Sprint: 00.00 (diretta Sky Sport F1; differita TV8 alle ore 1.30 e replica alle ore 20.15) |
| Qualifiche: 23.00 (diretta Sky Sport F1; differita su TV8 alle 00.30 di sabato 21/10 e replica alle ore 22.00) | Gara: 21.00 (diretta Sky Sport F1; differita TV8 alle ore 22.30) |
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