Il pilota britannico Jenson Button si trova a dover scegliere tra gli americani della JDC o tra i connazionali del team Jota. Probabilmente però la seconda opzione è quella preferibile, considerando i contatti già intercorsi tra le due parti.
Il 2024 per Jenson Button: JDC Miller o Hertz Jota?
Dopo aver corso la Petit Le Mans sabato scorso sul circuito di Road Atlanta, per Button è tempo di guardare avanti. E stavolta con uno sguardo a più lungo termine. Infatti l’ex pilota McLaren ha ricevuto diverse proposte per disputare un’intera stagione, dopo la parentesi Super GT nel 2019. Quindi se Jenson dovesse accettare una delle tre opzioni messe sul piatto, sarebbero ben cinque gli anni trascorsi da un impegno di lungo periodo. Inoltre l’età lascia intendere che il britannico non ha ancora molto tempo per poter intraprendere un percorso del genere.
Passando alle offerte vere e proprie, esse sono essenzialmente due. Una proviene da team ufficiale non nominato da Button e la seconda da Jota. Ci sarebbe poi la possibilità di correre con JDC Miller, ma al momento Jenson non ha ricevuto contatti di sorta. Tutte e tre le alternative però hanno un elemento in comune: un prototipo per le gare di resistenza, che esso sia del WeaterTech o del WEC. Tuttavia la differenza principale è che nel caso di Jota e JDC la vettura è una Porsche LMDh, mentre la squadra non meglio precisata dovrebbe avere una macchina diversa.
Le parole di Jenson Button
Vi lasciamo qui di seguito alle parole dell’ex pilota di F1, oltreché campione del mondo nel 2009, Jenson Button.
“Ho un paio di opzioni nel WEC e una qui (nel WeaterTech, ndr) per un’intera stagione. Non ha senso che lo faccia (per un periodo di tempo minore, ndr) perché mi piacerebbe testare più cose. (Quindi, ndr) dedicandoci il tempo necessario e compiendo i test di rito. Posso salire in macchina ed essere relativamente competitivo sul giro secco, ma la mia forza sta più nel mettere a punto la vettura. Voglio prendere parte ad un programma che so di poter condurre al meglio”.
“Sì, ho parlato con (Jota, ndr). Penso che sia una squadra fantastica. Hanno potuto fare un anno di test, mentre JDC non sarebbe mai stata in grado di farlo. Non (è che, ndr) dobbiamo fare tanti test. Ritengo che dei team come JDC o Jota debbano assicurarsi di essere in grado di (comprendere appieno la macchina, ndr) e di non essere limitati a causa del budget o quant’altro. (Comunque, ndr) ho parlato anche con un team ufficiale. Però non sono sicuro della scelta. Mi piacciono molto le squadre private, che competono perché amano correre. Non sono lì per vendere automobili. È come (se fosse, ndr) un team a conduzione familiare. Preferirei essere in un posto come questo”. Jenson Button
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Giacomo Lago
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