Il primo GP di Las Vegas non finisce serenamente: i tifosi presenti nelle Prove Libere 1 hanno protestato con un class action per riavere il denaro speso per i biglietti. Dopo poco dall’inizio di quella sessione, infatti, è stata esposta la bandiera rossa per l’incidente accaduto a Carlos Sainz, che ha messo fine alla sessione. I tifosi sono stati allontanati dalla pista, e soltanto risarciti con un buono di 200 euro.
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GP Las Vegas, i tifosi rivogliono i soldi del biglietto: class action contro la F1
Il Gran Premio di Las Vegas è entrato ufficialmente a far parte del calendario del Mondiale di Formula 1 nel 2023. Il tracciato, lungo 6 chilometri, è stato fortemente criticato nell’arco del tempo. La gara si è svolta nella notte americana di sabato 18 novembre, e contro ogni pronostico ha regalato molte battaglie entusiasmanti. Lo spettacolo della città più lussuosa del mondo è stato il nucleo di tutto l’evento, ma come prima volta, non tutto è andato bene.
Anzi, il weekend ha rischiato di essere un grande flop appena dopo nove minuti: un incidente di Carlos Sainz, causato da un tombino, ha costretto le Prove Libere 1 ad essere sospese e poi annullate. Il tempo perso per sistemare il problema del manto del circuito ha fatto slittare di molto la seconda sessione di quella serata, ma i tifosi non hanno potuto assistere per “motivi logistici” dell’organizzazione.
Questo evento inusuale ha scatenato molta rabbia dopo che la Formula 1 si è scusata offrendo ai fan malcapitati un voucher di 200 dollari spendibili nel loro store. Il prezzo del biglietto superava di gran lunga questa cifra, così come le spese di viaggio che ogni singola persona ha dovuto affrontare. A questo punto, come riportato da FormulaPassion, è stata avanzata una class action contro Liberty Media e Formula 1, atta a difendere gli interessi di coloro che hanno speso una fortuna per seguire una sessione alla quale non hanno poi più potuto assistere.
“È chiaro che questo voucher da 200 dollari non basta. Molti fan probabilmente non vogliono nemmeno quello, vogliono indietro i loro soldi. Ci sono persone che vengono da fuori, e che hanno pagato un biglietto aereo e un albergo molto costosi“. Anche gli esercenti locali hanno protestato alla situazione: “Non avevamo bisogno del Gran Premio e non avevamo bisogno di loro. Hanno costruito un ponte a Flamingo Road in occasione della gara: se diventa permanente saremo finiti, perché ci toglie il traffico. Siamo su un’isola da soli e stiamo affogando“.
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