Bottas Mercedes
Valtteri Bottas ha rilasciato delle dichiarazioni soprendenti relativamente ai cinque anni trascorsi con la Mercedes.

Valtteri Bottas, attuale pilota del team Sauber, ha voluto commentare la sua esperienza in Mercedes intercorsa tra il 2017 ed il 2021. In questo arco di tempo il finlandese ha consegnato tutto sé stesso alla scuderia anglo-tedesca, arrivando persino a negare quanto gli succedeva attorno. Ovvero una disparità nelle abilità di guida tra lui ed Hamilton.

Bottas in Mercedes, tra la voglia di vincere e l’impossibilità nel farlo

Dopo il ritiro dal mondo delle corse di Nico Rosberg, la Mercedes scelse Valtteri Bottas come gregario di Lewis Hamilton. Quindi a partire dalla stagione 2017 di Formula 1 si aprì un lustro che vide il pilota finlandese competere con il fenomeno inglese. Purtroppo Bottas non si rese conto di essere arrivato in un team Hamilton-centrico, forse confidando eccessivamente nelle sue qualità. Chiaramente Valtteri aveva dalla sua parte un’ottima costanza di rendimento, culminante in molteplici piazzamenti a punti e sporadici podi assieme alla Williams. Però il suo compagno di squadra era un già tre volte campione del mondo.

Bottas Mercedes
Photo Credit: Mercedes-Benz Archive

Alla fine del 2021, momento dell’addio di Bottas dalla Mercedes, Hamilton aveva aggiunto altri quattro titoli piloti alla sua bacheca. Tuttavia la consapevolezza di un tale divario sul piano delle abilità di guida non venne raggiunta da Valtteri che, come detto a Motorsport.com, confidava di poter lottare per il campionato. Per stessa ammissione dell’odierno alfiere della Sauber, furono cinque anni vissuti in uno stato di negazione. Condizione per la quale una persona evita di rendersi conto della realtà, come se fosse una forma di difesa auto-indotta. Solamente nella stagione 2021 questa modalità di protezione mentale ha iniziato a perdere forza, permettendo a Bottas di rendersi conto di ciò che aveva sempre allontanato da sé.

Le parole di Valtteri Bottas

“Devi negare la realtà. L’ho fatto per quasi cinque anni perché ad ogni stagione volevo lottare per il titolo e, di conseguenza, dovevo credere in me stesso. Solo quando ho saputo che avrei lasciato la squadra ho iniziato a sentire meno pressione su di me. Stavo permettendo di accettare alcune cose come il fatto che con Lewis, a parità di auto e per un periodo di un’intera stagione, faticavo a competere e che è migliore di me in alcune aree. Come pilota è molto difficile ammettere una cosa del genere. (Comunque, ndr) non ho rimpianti perché era una situazione complicata: la Mercedes mi proponeva solo contratti di un anno. Sapevo che se volevo lottare per il titolo, dovevo essere sommerso da questa squadra”. Valtteri Bottas

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Giacomo Lago

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