Il conto alla rovescia è finalmente iniziato. Fra qualche ora diremo addio al 2023, un altro anno ricco di emozioni e sensazioni intense. La Formula 1 è andata in vacanza ormai da molto, ma è chiaro che la mente è tutta rivolta al 2024 dove le aspettative si amplificheranno e dove piloti e team sapranno benissimo di dover fare meglio dell’ultimo anno. Ma chi, nel concreto, dovrà davvero superare un ulteriore step in quella che rappresenterà la 75ª stagione di F1?
I 3 piloti di Formula 1 che dovranno fare meglio nel 2024
Il volersi migliorare è un atteggiamento naturale dell’essere umano, ancor di più se si tratta di atleti a pieno ritmo nello sport in cui si vuole eccellere. Il 2023 è stato un altro meraviglioso anno per Max Verstappen che si è laureato campione del mondo per la terza volta consecutiva (Addirittura durante una Sprint in Qatar). Nessuno è lontanamente riuscito ad arrivare al suo livello, neppure il compagno di scuderia Perez arrivato secondo. Il dominio Red Bull, dunque, ha lasciato tante domande e tanti spunti di riflessione per il 2024, anno in cui tutti vorranno migliorare, persino Super Max.
Ma se dovessimo citare chi vorrà sicuramente scendere in pista anche oggi per dimostrare che il sedile su cui poggia non è casuale, c’è sicuramente George Russell. Il pilota 25enne della Mercedes ha concluso la stagione all’8° posto con 175 punti. Al suo secondo anno nella Scuderia di Brackley, l’inglese ha peggiorato il suo rendimento. Con un giro veloce e due podi (in Spagna e ad Abu Dhabi), Russell ha dimostrato ancora che il “confronto” con Lewis Hamilton può essere difficile da sostenere (Singapore docet).
Il 7 volte campione del mondo ha rinnovato con il team, e seppur George sappia di poter rappresentare il futuro per le “frecce d’argento”, al momento la scalata appare assai ripida. Quel ragazzo di King’s Lynn, che ha dimostrato più volte il suo straordinario talento, può e deve dimostrare di più nel 2024, in un era in cui anche la stessa Mercedes è chiamata alla “remuntada“.
Daniel Ricciardo e l’obiettivo Red Bull sempre più vicino
La stagione dell’AlphaTauri è stata davvero incredibile. Ottavo posto nella classifica costruttori con 25 punti. Ma la difficile situazione che si è venuta a creare con De Vries, non è stata certo semplice. Al suo posto, nel Gran Premio d’Ungheria, è subentrato il sempre sorridente Daniel Ricciardo. Tornato dunque in pista dopo la parentesi Mclaren nel 2022. Ma l’australiano rimase comunque nel “giro” perché rientrò ancor prima nella famiglia Red Bull come terzo pilota. Tuttavia, le sfortunate libere di Zandvoort, lo hanno visto coinvolto in una collisione con le barriere del circuito. Il forte colpo ricevuto gli ha provocato la rottura del terzo metacarpo della mano sinistra. Operazione e di nuovo lontano dalla pista per cinque gare, per poi ritornare negli Stati Uniti.
Le sole 7 gare disputate, dunque, non potevano essere prese sotto esame, Daniel viene quindi confermato anche per il 2024 al fianco di Tsunoda. Ma il pilota di Perth sa benissimo anche che un clamoroso ritorno in Red Bull, team della sua consacrazione, è più che reale con la “situazione Perez” sempre più in bilico. Nel 2024, dunque, Daniel Ricciardo sa che con la “gemella” della Red Bull avrà una grande occasione di rivalsa, questa volta a partire dal Bahrein.
Lando Norris: alla caccia della prima vittoria in Formula 1 nel 2024, con l’aiuto della Mclaren
La top 3 dei piloti che dovranno sicuramente migliorare nel 2024 si chiude, non in un ordine programmato, con Lando Norris. Il motivo è puramente semplice: la vittoria. L’inglese, al suo quinto anno in Formula 1, non ha ancora raggiunto la gioia del primo gradino più alto del podio. Norris nel 2023 ha tirato più di un sospiro di sollievo nel vedere il compagno “rookie” Oscar Piastri vincere una Sprint, una soddisfazione che va già oltre a quello che ancora non ha provato l’inglese di Bristol. La sua stagione si è chiusa con il 6° posto e 205 punti conquistati grazie anche ad una Mclaren che nella seconda metà di stagione è migliorata esponenzialmente.
Le aspettative sul team, dunque, sono alte. Ecco perché il team papaya si inserisce tra i due team che, insieme al suo pilota, dovranno fare ancora meglio nel 2024. Meglio, naturalmente, significherebbe quantomeno lottare costantemente per il podio, e chissà anche per una vittoria. Obiettivo certamente non lontano. Il confermarsi non è mai semplice, ma questa Mclaren avrà gli occhi puntati addosso, e se dovesse iniziare il mondiale così come ha fatto dopo gli aggiornamenti, ci sarà da divertirsi.
Ferrari: il tempo può essere stressante
Di occhi, però, ne avrà addosso di più la Ferrari. Dopo il brillante inizio del 2022, terminato con tante delusioni, non si può dire che il 2023 sia andato meglio. Certo, la nuova gestione Vasseur ha portato con sé basse aspettative. Il tempo di ambientamento era stato ampiamente annunciato. Ma aver faticato, e anche tanto, solo per il podio, ha reso la stagione, finalmente terminata, un ricordo amaro. Gli strascichi di Binotto erano ancora in piedi, ma ora il francese (il primo dopo l’era Jean Todt) si è finalmente integrato a pieno regime. Con i due piloti, Charles Leclerc e Carlos Sainz, ancora non ufficialmente confermati anche per il 2025, la Scuderia Ferrari è chiamata ad una grande responsabilità.
Passare dal secondo posto costruttori del 2022 al terzo nel 2023 (a soli 3 punti dalla Mercedes), ha alimentato non poche pressioni per il 2024 che rappresenterà l’ennesimo anno in cui ricorderemo che l’ultimo mondiale costruttori vinto risale al 2008, e quello piloti al 2007. Si intensifica e amplifica, dunque, il distacco dall’ultima volta, dall’ultima gioia rossa. Il 2024, e i successivi, possono e devono essere la rinascita Ferrari in Formula 1.
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Martina Milia