Adrian Newey ha parlato in un’intervista esclusiva ai microfoni di Motorsport.com. Il direttore tecnico della Red Bull ha detto la sua sulla questione di rendere l’aerodinamica più attiva in uno sport come la F1. Nonostante Newey abbia detto che non è compito suo, l’idea di dare più importanza a questo aspetto nelle gare è una buona idea considerando anche il cambio di regolamento che avverrà nel 2026. Di seguito le parole di Newey.
Le dichiarazioni di Newey sull’aerodinamica
“Non mi riguarda. L’aerodinamica più attiva serve proprio a cercare di sopperire ad un propulsore che manca di energia. L’aerodinamica attiva diventa fondamentale per sopperire alla mancanza di energia della power unit. Ma non penso che sia affatto una brutta cosa. Cercare di guidare per una maggiore efficienza aerodinamica del veicolo è chiaramente un buon obiettivo. E perché l’aerodinamica attiva non dovrebbe farne parte? Dopotutto, è diventato parte integrante delle auto stradali.
C’è un’enorme quantità di auto che vedi con spoiler che vanno su e giù sul cofano del bagagliaio e così via. Quindi, perché non averlo nelle corse? L’aerodinamica attiva ha avuto una brutta fama solo quando le ali cadevano negli anni ’60. Adesso siamo ben oltre.
La F1 in genere è stata un buon modo per rendere popolari le cose sulle auto stradali. Se guardi indietro, cose come i freni a disco hanno avuto lo stesso percorso. Ma poi anche auto sportive leggermente più recenti in fibra di carbonio – finiture in fibra di carbonio finte o vere, ecc. Tutte quelle cose per le quali un acquirente della strada principale desidera un’associazione e che i produttori ovviamente forniscono tale associazione.
Quindi, l’aerodinamica attiva deve essere il futuro delle auto stradali, quindi penso che sia appropriato che la Formula 1 si mostri, mostrando la sua potenza.”
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Giuseppe Della Spina
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