Saranno sempre sei i weekend con il format Sprint presenti nel calendario 2024 di F1. Il Circus e la FOM hanno infatti ufficializzato le tappe tra cui spuntano due novità rispetto alla stagione appena conclusa. Al posto dei circuiti di Belgio e Azerbaijan le Sprint si terranno nel corso del rientrante GP di Cina ad aprile e in quello di Miami a maggio.
Sprint F1 2024: Cina e Miami al posto di Azerbaijan e Belgio
Il mondiale di F1 2024 sarà il più lungo della storia, con ben 24 tappe iridate. Come accaduto per la stagione da poco terminata ci saranno anche i weekend con il format Sprint. Le gare da 100 km resteranno sempre sei ma non saranno tutte identiche a quelle del 2023. La FOM ha infatti ufficializzato le tappe che ospiteranno tale format con due novità. Il GP d’Azerbaijan e quello del Belgio torneranno alla versione tradizionale. Al loro posto entrano invece il GP di Cina e quello di Miami, pronti ad aggiungere la mini-gara e la relativa qualifica al resto delle sessioni.
Confermate invece le altre quattro tappe che, come nel 2023, si disputeranno in Austria, America (Austin), Brasile e Qatar. La decisione di cambiare due circuiti è stata presa in seguito ad alcune discussioni. Tra le opzioni per una Sprint ad inizio stagione c’era anche l’Australia, ma la differenza di fuso orario avrebbe reso complicata la buona riuscita del format, soprattutto per il seguito europeo. La scelta finale è così ricaduta su Cina e Miami, i cui tracciati hanno dimostrato di poter regalare buone possibilità di battaglie in pista.
Nel frattempo proseguono le discussioni per un eventuale modifica al format. Nel 2023 è stata infatti introdotta la Sprint Shootout, qualifica dedicata alla gara Sprint, che sarà mantenuta anche nel 2024. Tra le varie proposte che i team vaglieranno nel mese di gennaio c’è anche l’idea di cambiare la disposizione delle sessioni nel corso del weekend. Una possibilità è infatti quella di avere la Sprint Shootout al venerdì, mentre Sprint e qualifiche tradizionali andrebbero in scena al sabato. Le scuderie sembrano però preoccupate dalla possibilità di compromettere le qualifiche per il vero GP con incidenti nel corso della Sprint. Altre idee sul tavolo di discussione riguardano invece la regola del Parc Fermé, ritenuto troppo rigido per il format Sprint, e la tanto discussa griglia invertita per la gara di 100 km.
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