La storia di Ferrari ĆØ stata portata al cinema con lāultimo capolavoro omonimo di Michael Mann. Il celebre regista statunitense ha prodotto unāopera che ha avuto la grande capacitĆ di raccontare i momenti piĆ¹ importanti del percorso di Enzo Ferrari fino a far diventare ciĆ² che il Cavallino Rampante ĆØ oggi. In esclusiva, Rossomotori.it ha avuto il piacere di ascoltare lāesperienza di Franco Giuliani, una delle comparse che ha vissuto lāimportante set cinematografico della pellicola. Il suo legame con Ferrari si intreccia molto prima dellāarrivo dellāopportunitĆ nel film, che ha aumentato ancora di piĆ¹ il prezioso valore di questo amore sconfinato.
Ferrari, la comparsa di Franco Giuliani nel set del film raccontata in esclusiva
Franco, come ci si sente ad avere vissuto una delle migliori esperienze legate cosƬ fortemente a Ferrari?
āPer me ĆØ stata una grande opportunitĆ . Parto dal presupposto che chi ĆØ tifoso di Ferrari, entrare a fare parte di un film del genere diretto da Michael Mann, ho praticamente raggiunto il settimo cielo in una volta. Per me ĆØ stata la prima volta da comparsa, nel film dove la mia passione ĆØ proprio la Ferrari. Ć stata una grandissima opportunitĆ per me, con personaggi di altissimo livello. Un’emozione unica, vivendo come si realizza un film”.
āTi senti a primo impatto un po’ impacciato, ma naturalmente tutte le persone che giravano intorno ti mettevano a tuo agio perchĆ© capivano la situazione. Immedesimarsi nell’epoca degli anni passati ĆØ stato come avere una macchina del tempo e vivere materialmente tutta la vita che si viveva a quel tempo, oggi. Il film ĆØ stato girato nel 2022, abbiamo fatto un salto indietro di sessanta anni. Ć stato fantastico, lo rifarei tantissime altre volte, assolutamente emozionante per tutti noiā.
Come sei arrivato ad ottenere questa speciale opportunitĆ ?
āĆ successo quasi per scherzo. Avevo visto e sentito parlare che nella zona nostra si girasse un film all’autodromo di Morano, su Ferrari. Conoscendo la storia di questo circuito, in completo abbandono, e il valore che gli abitanti del posto gli danno, avevo cominciato a pensare che stesse arrivando l’occasione per riportarlo in vita. Parlando con una persona che ha vissuto il circuito, chiesi se ci fosse modo di vedere le riprese o parlare con qualcuno”.
āMi diede il numero di telefono di chi svolgeva le selezioni per le comparse. Ed io, sfacciatamente, gli chiesi se servissero delle comparse. Lui ha acconsentito molto volentieri. Sul set c’era tutto, truccatori, parrucchieri, persino che ti faceva il vestito su misura. Questa persona ci disse di stare all’autodromo alle 5 del mattino successivo. Era autunno, c’era tanta nebbia, ma quella giornata fu davvero specialeā.
Sul set, i personaggi di spicco sono stati tanti. Hai avuto modo di scambiare qualche parola con qualcuno?
āNoi avevamo Adam Driver lƬ, nelle vesti di Enzo Ferrari. Purtroppo non abbiamo potuto scambiare nessuna parola con lui perchĆ© era molto riservato. Se lo vedi da vicino, ti ricorda Enzo Ferrari per come fosse impostato. Si immedesimava abbastanza bene nel ruolo di Enzo. Ho scambiato due parole, molto velocemente con Michael Mann, che si ĆØ dedicato a fine giornata a qualche saluto e fotografia, una persona squisita. PerĆ² li vedi, che sono molto concentrati, che si dedicano al lavoro senza perdite di tempoā.
CāĆØ una scena che ti ha colpito maggiormente nel film?
āUna scena che mi ha colpito particolarmente ĆØ stata quella in cui Enzo ha fatto chiamare ai box il pilota per fare salire il secondo. LƬ c’era un problema: era una scena molto affollata, per cui l’abbiamo provata molte volte. Io ero nella zona superiore, e ricordo particolarmente quella scena proprio perchĆ© l’ho vissuta tante volte, cercando di migliorare anche noi che eravamo semplici comparse. Un aneddoto: io non fumo, ma per una scena era richiesto che qualcuno lo facesse. Pensai che per Ferrari valesse la pena fare questo sacrificio. Quindi iniziai a farlo, cercando di essere disinvolto nonostante non fumassi. Per Ferrari questo ed altro, senza problemiā.
Ferrari, nella figura di Enzo e delle proprie vetture, vantano un riconoscimento globale indubbio. Il film ne ha reso concretamente l’idea di cosa Ferrari ed il suo fondatore sono?
āEnzo Ferrari ĆØ inimitabile, nessuno riuscirĆ a raggiungerlo. Certe scene del film sono state velocizzate poichĆ© era difficile riuscire ad inserire tutta la vita di Enzo in due ore. Cosa ĆØ mancato, a parer mio, ĆØ un periodo un po’ piĆ¹ vissuto all’Interno della sua vita. Anche Maranello, in sĆ©, non si ĆØ praticamente visto. Io parlo di Ferrari, quindi sƬ delle corse, ma anche della storia del fondatore. Non basterebbero tre vite per poter raccontare ciĆ² che lui ha fatto nella sua, quindi questo film ha dovuto per forza essere concentrato e velocizzato. Una piccola nota sul finale, poichĆ© non mi aspettavo finisse cosƬā.
Cosa riesci a portare da questa esperienza, tenendo conto del tuo legame speciale con Ferrari?
āQuesta esperienza mi ha portato ad avere ancora piĆ¹ passione per Ferrari. Ti da quella forza di credere in Ferrari e su quello che succederĆ nel futuro. Mi da ancora piĆ¹ carica, ma che mai raggiungerĆ quella illimitata di Enzo. Ascoltando anche aneddoti di persone che ho avuto vicino a me in quei giorni di riprese, loro hanno vissuto quell’epoca stupenda con davanti un genio come Enzoā.
āPietro Corradini, ad esempio, ĆØ una persona che staresti ore ed ore ad ascoltare perchĆ© ti racconta degli aneddoti unici, tant’ĆØ che hanno richiamato loro in qualitĆ di meccanici perchĆ© hanno vissuto quei momenti. La pausa pranzo che facevamo insieme a loro l’abbiamo passata ad ascoltare i loro racconti. Ć stata un’esperienza impagabile, da pelle d’ocaā.
Per concludere, una domanda particolare: Ferrari, che con Enzo ha da sempre lavorato per portare in alto il concetto di Made in Italy, continua a farlo ancora oggi?āSecondo me il concetto di Made in Italy ĆØ assolutamente mantenuto dalla Ferrari. Quando parli di Ferrari, lo accomuni all’Italia, a Maranello, alla macchina piĆ¹ veloce, quella di livello altissimo, di pregio. Niente e nessuno andrĆ a scalfire Ferrari mai perchĆ© c’ĆØ una storia importante dietro. Ancora oggi, migliorarsi di volta in volta, non solo nell’ambito delle corse, quello che creano intorno, sono gli unici a riuscire a farlo. Anche chi non ĆØ appassionato di motori si gira a guardare la Ferrari. La Ferrari resterĆ sempre un mito, resterĆ la migliore in assolutoā.
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