Claudio Domenicali, amministratore delegato di Ducati, si dimostra soddisfatto del bis in MotoGP e Superbike. Prima di ora, nessun costruttore era stato in grado di vincere il mondiale consecutivamente in entrambe le categorie.
Il segreto del successo in Ducati
La Ducati continua a detenere il dominio della MotoGP, una realtà che si è consolidata grazie a una combinazione di eccellenza tecnologica e piloti straordinari. Con una flotta di otto moto in pista, la casa motociclistica di Borgo Panigale ha affrontato le sfide della MotoGP con determinazione e innovazione, conquistando il titolo per due stagioni consecutive.
Il segreto di questo successo risiede non solo nella genialità tecnica ma anche nell’apertura della telemetria a tecnici e piloti. Questo approccio ha permesso a tutti i piloti, compreso il pluricampione Marc Marquez, di sognare di salire su una Desmosedici, moto che si è dimostrata ambiziosa e competitiva.
Marc Marquez, con otto titoli mondiali alle spalle, ha deciso di abbracciare la sfida offerta da una Ducati clienti in Gresini nel 2024. Questo passaggio sottolinea la risonanza e l’attrattiva globale della Ducati come scelta preferita anche per i piloti di alto calibro.
La Ducati può vantare non solo il “genio” di Marc Marquez, ma anche altri campioni come il tre volte iridato Francesco Bagnaia, Jorge Martin, Enea Bastianini, Franco Morbidelli e Alex Marquez. Questo impressionante schieramento crea un ambiente competitivo interno che, secondo Claudio Domenicali promuove lo studio reciproco durante i weekend di gara.
La condivisione dei dati è il metodo vincente in Ducati
La condivisione dei dati tra i piloti Ducati è diventata una pratica fondamentale per la crescita e il miglioramento continuo. Domenicali ha sottolineato che questa condivisione aiuta i piloti a progredire di sessione in sessione.
“La condivisione dei dati tra tutti è il nostro metodo aiuta i piloti a crescere, lo stesso Bagnaia ha già studiato come guida Marc Marquez e Marc Marquez prima di salire sulla moto nei test ha guardato i dati per vedere come entra in curva Bagnaia. Così il plotone Ducati diventa più forte”.
“Nessun Costruttore è riuscito a bissare i successi sia in MotoGP che in Superbike per due anni consecutivi e questo per noi è motivo di grande orgoglio. Ducati è un’azienda a pochi chilometri da Bologna in cui lavorano ragazze e ragazzi che escono nella maggior parte dei casi da Università italiane e credo che dobbiamo essere tutti orgogliosi: è la vittoria di un sistema, di un Paese, che noi siamo molto orgogliosi di rappresentare. Ho cominciato in Ducati tantissimo tempo fa, nel 1991. Siamo un’azienda piccolissima, era impensabile arrivare a livello dei giapponesi. E invece non solo ci siamo arrivati, ma oggi sono loro a rincorrerci e questa è una bellissima sensazione”.
L’orgoglio italiano è evidente nelle parole di Domenicali, che considera la vittoria di Ducati come il trionfo di un intero sistema, di un paese che la casa motociclistica è fiera di rappresentare. La storia di Ducati è un’ispirazione per tutti, un esempio di come la passione, l’innovazione e l’impegno possono trasformare una sfida in un trionfo continuo.
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Claudia Barchiesi