La pausa invernale che la F1 affronta, così come quella estiva, non è sempre stata una consuetudine tanto da avere avuto Capodanno in pista. Nei primi decenni dall’istituzione del campionato mondiale di F1 era infatti tradizione avere il GP del Sudafrica in prossimità della fine dell’anno; in alcune occasioni tale appuntamento è valso anche il titolo, rappresentando un inizio anno dal sapore diverso dal solo spumante.
Quando la F1 correva a Capodanno
Concludere il campionato a novembre, diversamente da quanto accadrà nel 2024, ha dato modo di prepararsi con più tempo alle feste. Campione del mondo è stato proclamato, per la terza volta consecutiva, Max Verstappen, mentre Red Bull si è confermata in vetta alla classifica Costruttori, portando a casa tutte le vittorie tranne quella del GP di Singapore.
Chiudere la stagione nel mese di novembre non è però sempre stata un’abitudine del Circus. La F1 ha infatti sempre avuto diverse abitudini per quanto riguarda gli appuntamenti iridati che costituiscono il calendario. Negli anni ’60 la fine e l’inizio dell’anno significavano infatti GP del Sudafrica, tappa che il Circus ha affrontato fino al 1993, anno dopo il quale fu cancellato, rappresentando così l’unico continente che non compare tra le tappe del mondiale.
Uno spumante dal sapore mondiale
Il GP del Sudafrica, nelle sue prime comparse iridate, ha rappresentato in alcune occasioni una tappa indimenticabile; l’appuntamento, oggi non più presente in calendario, ha infatti coronato alcuni dei cosiddetti “cavalieri del rischio” come campioni del mondo.
La prima volta sul circuito sudafricano risale al 29 dicembre 1962, nono appuntamento del mondiale nonché ultimo round della lotta al titolo tenuta in piedi da Jim Clark e Graham Hill. A trionfare a poche tronate dalla fine non è Clark, in testa dall’inizio della gara e tradito da una perdita d’olio, ma il suo rivale Hill, che sarà appunto campione del mondo.
La rivincita per Clark arriverà quasi un anno dopo, il 28 dicembre 1963, sullo stesso circuito di Prince George. Il 1° gennaio 1965 il GP del Sudafrica è invece la gara inaugurale del mondiale di F1, con Clark che surclassa il campione in carica Surtees e Graham Hill, attuale unico detentore della “Triple Crown”. Jim Clark fece suo anche il primo GP della stagione 1968, sempre in Sudafrica ma sul circuito di Kyalami; quella rappresentò l’ultima vittoria per il pilota britannico che non rientrò dopo la pausa a causa dell’incidente fatale il 7 aprile dello stesso anno in F2.
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