Il mondiale di F1 2024 parte meglio per la Ferrari che per la Red Bull, con la Rossa che ha infatti superato il crash test. Il telaio della 676 ha così passato il primo esame senza danni a differenza di quello della prossima RB20. Nonostante le molte novità per il team di Maranello non ci sono stati problemi nel rispettare le imposizioni della FIA.
Ferrari 2024, crash test superato
Si dice che il buongiorno si veda dal mattino e la notizia del crash test superato dalla Ferrari 2024 non può che essere tale. La 676 che scenderà in pista nel prossimo mondiale ha così iniziato meglio dei campioni del mondo, come riportato da Motorsport.com. Il primo esame del telaio della RB20 non ha infatti avuto un buon risultato, riportando alcuni danni e costringendo il team a rifare la prova. Esito ben differente invece per il team di Maranello. Il test frontale, eseguito in realtà prima della chiusura natalizia, ha infatti dato il semaforo verde alla Scuderia.
Il cammino sembra dunque poter proseguire senza intoppi, per il momento. Lo staff diretto da Enrico Cardile riceve così la prima nota di merito per il 2024. Il superamento del crash test al primo colpo è infatti un piccolo vantaggio in termini di lavoro. Nonostante una Ferrari che, come dichiarato anche da Vasseur, sarà rivista per il 95%, non ci sono state difficoltà . Presso il CSI di Bollate, centro di certificazione a cui si rivolge la Ferrari, il nuovo telaio disegnato da Fabio Montecchi non ha mancato l’obiettivo. Sempre come scritto da Franco Nugnes, il nuovo concetto dovrebbe essere più lungo alle spalle dei piloti. Una soluzione, questa, trovata per far fronte alle nuove disposizioni della FIA per l’omologazione del roll-hoop.
Le nuove regole non hanno però fermato la Ferrari, ora pronta a continuare con l’obiettivo di tornare ad essere competitiva. Per avere qualche certezza in più in merito a come sarà la nuova Rossa bisognerà attendere il 13 febbraio. In tale data verranno infatti tolti i veli alla Ferrari del 2024 prima del debutto in pista con il filming day da 200 km (qui trovate il calendario completo delle presentazioni). Le prime indiscrezioni vorrebbero però il cono anti-intrusione inferiore più basso. La sua ubicazione sulla vettura del 2023 andava infatti a sporcare troppo alcuni flussi, motivo per cui dovrebbe essere stato spostato. La curiosità dunque cresce, ma le illusioni vanno frenate. Il verdetto finale toccherà comunque alla pista.
LEGGI: “Problemi per Red Bull: fallito il crash test 2024”
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