Non ci saranno interventi, almeno per il momento, da parte della FIA per prevenire quelli che sono stati gli incidenti causati dai bump in pista. La Federazione, come riportato da Motorsport.com, non ritiene infatti necessario obbligare i team a determinati assetti. Nikolas Tombazis non ha però escluso che questo sarà un punto su cui lavorare anche per il futuro.
FIA incidenti bump: nessun obbligo di assetto
Le ultime gare del 2023 hanno visto alcuni incidenti causati dai bump, un aspetto per cui però la FIA non vuole al momento intervenire. Le sconnessioni presenti sull’asfalto delle piste possono infatti rappresentare un ostacolo per le vetture. Tra le ultime vittime ci sono stati Carlos Sainz ad Abu Dhabi e Lando Norris a Las Vegas. Entrambi sono infatti stati costretti ad abbandonare le proprie vetture incidentate. Le monoposto ad effettuo suolo risultano infatti più sensibili a tale ostacolo. Gli assetti scelti dai team inoltre non aiutano visto che si tende a scegliere configurazioni con sospensioni rigide e vetture basse per favorire le prestazioni.
Il problema però non sembra preoccupare la Federazione Internazionale che, almeno per il momento, non ritiene necessario intervenire. Gli ultimi incidenti non hanno infatti fatto suonare un campanello di allarme in chiave sicurezza. La FIA non ritiene dunque opportuno costringere le scuderie ad optare per assetti più alti. Sull’argomento, come riportato da Motorsport.com, è intervenuto Nikolas Tombazis. Il responsabile delle monoposto della FIA ha infatti spiegato che ci sono dei limiti per cui la Federazione non può intervenire, ma che per il futuro andranno trovate delle soluzioni.
“Bisogna fare in modo che i tracciati non abbiano caratteristiche per cui sono possibili incidenti. C’è una linea sottile tra la possibilità che le piste risolvano i problemi e quella di far alzare di poco le monoposto ai team. Cercheremo ovviamente di sistemare i tracciati che lo necessitano. Le macchine sono troppo basse, preferiremmo viaggiassero più alte. Le vetture ad effetto suolo tendono però ad avere prestazioni migliori quando si abbassano. Non credo quindi che questa cosa si possa evitare in modo semplice. A volte vogliamo fare delle cose ma serve comunque il voto dei team e noi non abbiamo il sostegno necessario. Credo che per il 2026 semplificheremo il tutto”. – Nikolas Tombazis
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