Il nuovo team principal della Haas, Ayao Komatsu, ha liquidato senza tanti giri di parole gli ultimi deludenti risultati della squadra americana. Sembra quindi che in quanto a voglia di riscatto l’ingegnere giapponese sia parecchio motivato, oltre ad avere un’ottima conoscenza degli aspetti tecnici di una vettura di Formula 1. Condizione, questa, che ha certamente pesato nel mancato rinnovo di contratto di Gunther Steiner.
Il binomio Haas-Komatsu, basterà per uscire dal pantano?
Dopo aver deciso di cambiare rotta e allontanare Gunther Steiner, Gene Haas ha affidato le redini del team ad Ayao Komatsu. Il giapponese non ha nascosto di aver avuto ottimi rapporti con il manager altoatesino, ma d’altro canto sente pure il peso della responsabilità del ruolo di team principal. Komatsu infatti è stato appositamente scelto dal capo della scuderia americana per uscire da un’impasse davvero imbarazzante. Negli ultimi tre anni la Haas è arrivata per ben due volte all’ultimo posto in classifica: situazione non più tollerata dalla proprietà, che ha scelto di compiere una cesura netta rispetto a quanto fatto finora.
Ricordiamo infatti che Gunther Steiner era presente sin dalla prima ora con Haas, ma i risultati deludenti degli ultimi anni non gli hanno lasciato scampo. Ora è quindi tempo dell’era Komatsu alla guida del team a stelle e strisce: il primo obiettivo sarà quello di avviarsi ad un graduale riscatto, cercando di sfruttare le maggiori competenze ingegneristiche del manager giapponese.
Proprio relativamente alle recenti difficoltà e al percorso di rinascita della Haas, Ayao Komatsu – come riportato da FormulaPassion.it – ha parlato in tal modo: “Gene (Haas, ndr) al momento vuole uscire dall’ultima posizione in griglia di partenza. Ovviamente avete visto e sentito quanto fosse infelice. Chi può essere contento di essere all’ultimo posto? È imbarazzante, davvero imbarazzante. Penso che sia positivo che Gene non sia soddisfatto di come siamo messi. Se i membri del team pensano di non essere sicuri di dove andare (per migliorare la situazione, ndr) e Gene non dice nulla, vorrebbe dire che Gene sia contento di essere ultimo, ma è chiaro che non è così. Questo è davvero motivante per tutti. Gene fa sul serio, vuole migliorare la squadra. Fa parte del mio lavoro far sì che Gene si impegni e capisca con cosa abbiamo a che fare”.
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Giacomo Lago
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