È stato annunciato che la F1 non potrà creare confusione alla FIA relativamente alla prossima variazione del peso minimo delle vetture. In questi ultimi quindici anni infatti i team hanno giocato al mercante con la federazione, favorendo così l’aumento del peso delle monoposto arrivato ad una cifra di 798 kg.
Il braccio di forza tra F1 e FIA sul peso minimo
Nell’ormai lontano 2008 una monoposto di Formula 1 poteva pesare solamente 585 kg. Un numero che, dati alla mano, non è stato raggiunto nemmeno dalla vettura vincente del titolo piloti in quella stagione, la McLaren MP4-23 (che pesava 600 kg netti). Allora il peso della vettura era svincolato da quello del pilota, fattori attualmente legati tra loro. Però parliamo di una differenza tra ieri ed oggi nell’ordine dei circa 150 chili, considerando che i piloti si sottopongono ad allenamenti intensi per essere il più in forma possibile. Al di là di questo però nel corso degli anni il peso è iniziato ad aumentare per ragioni “regolamentari”, nel senso che l’aggiungersi del KERS prima e dei motori ibridi poi hanno spinto i team a chiedere delle concessioni alla FIA.
In pratica si chiedeva alla federazione di essere più aperti alle modifiche del peso minimo, in modo da concentrare le risorse su altri aspetti. Pare però che un comportamento del genere non verrà più tenuto dalla FIA, almeno stando alle parole di Tombazis. Il responsabile delle monoposto presso l’organo di governo del motorsport infatti ha sottolineato lo sforzo che si vuole fare per il 2026. Ovvero rendere le vetture più piccole e leggere di circa 50 kg. Tutto questo senza aprire a diatribe con la F1 e con le squadre che vi partecipano, perché il limite imposto non verrà rivisto. Una dichiarazione molto forte, ma è ancora troppo presto per sapere se quanto predicato diverrà realtà.
Le parole di Tombazis
“Chiaramente sarà una sfida per le squadre raggiungere un peso così basso. Non avranno vita facile in questo senso, ma ci atterremo al limite di peso che imporremo e non alzeremo nuovamente l’asticella verso l’alto. I team dovranno semplicemente spingere di più per ridurre il peso se non riescono a farcela. Si è (anche, ndr) discusso alcune volte sulla necessità o meno del limite di peso. Però crediamo che eliminarlo completamente porterebbe ad una battaglia senza fine per ridurre il peso. Ciò potrebbe avere alcune conseguenze impreviste, quindi quello che proponiamo per il 2026 sarà un limite di peso che poi non cambierà. Non soccomberemo a questa continua contrattazione per un paio di chili (per compensare i nuovi elementi o componenti introdotti, ndr). Non lo faremo. Le squadre dovranno lavorare fino a quel limite. E penso che potrebbero esserci alcune vetture un po’ in sovrappeso nel 2026”. Nicholas Tombazis
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Giacomo Lago