Il timore crescente degli ultimi anni, per quanto riguarda il mondo della F1, è quello di vedere il numero di gare in calendario crescere e crescere ancora. Il 2024 ne conterà ben 24, ma le tante proposte che continuano a giungere lasciano pensare al peggio. Ma la F1 può arrivare a tanto?
Numero gare calendario F1: l’aumento è possibile?
Non è ormai un segreto che il numero di gare presenti nel calendario di F1 sia diventato un altro fattore importante di cui tenere conto. Molti infatti sono stati gli interventi in merito fatti dai team principal; dosare le forze per gestire il lungo anno alla perfezione sarà infatti una delle chiavi per il successo. L’argomento però è destinato a non concludersi. L’ambizione di toccare ogni parte del mondo infatti non manca, ma a quanto può arrivare il Circus?
Il 2024 sarà l’anno più lungo della storia della F1: 24 gare per un mondiale che inizierà il 29 febbraio e si chiuderà l’8 dicembre, test esclusi. Sebbene non ci sia la volontà di aggiungere date ad un’agenda già molto impegnativa, soprattutto da parte dei team, è però ipotizzabile pensare a qualche appuntamento in più in futuro. Un’idea che non appare così fuori luogo anche visti i recenti avvenimenti. Le richieste infatti piovono tanto che un “fino a 30 potremmo arrivare con le proposte che abbiamo” è già stato pronunciato.
Chi è presente oggi in F1 non ha il posto fisso come circuito, anche se l’ultima tendenza è quella di contratti lungamente pluriennali. In merito al recente ingresso di Madrid dal 2026 è sorta poi una domanda. Se entra la capitale spagnola chi esce? Barcellona, la risposta di pancia. In Catalogna però sembrano quasi certi di poter mantenere il GP anche oltre la scadenza del contratto a fine 2026, come detto da Roger Torrent, presidente del circuito di Barcellona, e riportato da FormulaPassion.it.
“Stiamo lavorando all’estensione del contratto per avere la F1 in Catalogna per molti altri anni. Il nostro rapporto è positivo e sarà deciso solo tra da noi e dalla F1; non ci sono altri fattori. Il cambio di nome? Per noi non è importante; avremo il GP fino al 2026 e questo lo è. Saranno i migliori della storia, ne siamo certi, e saranno una garanzia per il futuro”. – Roger Torrent
La F1 può puntare a più gare?
Facendo un ipotetico ragionamento, puramente personale e senza indiscrezioni da chissà dove, sul lungo calendario che si affronterà da fine febbraio, qualche spazio di manovra effettivamente si nota. Dal Giappone a Shangai, ad esempio, il volo dura poco più di 3 ore, trasferimento decisamente più comodo rispetto a un Las Vegas-Qatar. Eppure le due tappe asiatiche hanno una settimana di pausa tra loro. A Suzuka si correrà il 7 aprile, mentre in Cina il 21 dello stesso mese.
Le tappe di Miami e Canada, prima e in mezzo al tour europeo, centrano poi come i cavoli e merenda. I contratti sono contratti e probabilmente un motivo c’è se lì sono rimasti. Non è però da escludere che in futuro possano cambiare la loro ubicazione, attaccandosi a gare nello stesso continente e restituendo di conseguenza qualche altra settimana “libera”. L’obiettivo sostenibilità ambientale di sicuro ne gioverebbe. Un po’ meno i team che vivrebbero col timore di vedersi occupata l’ennesima settimana dell’anno.
La cosa che appare più strana la si nota però tra settembre e ottobre. Il GP di Singapore va infatti in scena domenica 22 settembre. Quello successivo, ad Austin negli Stati Uniti, è invece scritturato per domenica 20 ottobre. Un mese. 3 weekend senza gare. Scelta più unica che rara per questa F1. Quasi la stessa cosa accade tra il GP del Brasile (domenica 3 novembre) e quello di Las Vegas (domenica 23 novembre). In questo caso il buco è di sole 2 settimane, ma costringe i team quasi sicuramente a tornare a casa prima di ritornare negli States. Scelta rivedibile sicuramente.
Quello che però potrebbe dar da pensare è questa serie di buchi creati nel 2024 che assieme a scelte strategiche potrebbero effettivamente portare allo spazio per altre gare. E allora affiora l’ipotesi di una possibile prova di gestione nel 2024 con assestamento nel 2025 prima di azzardare ad un qualcosa in più. Se tutti dovessero rinnovare, nel 2026 Madrid sarebbe il 25º GP. La certezza che qualche gara possa saltare dunque scricchiola. Solo ipoteticamente, certo. Le premesse per avere un anno di F1, a conti fatti, non sembrano però così utopiche. E sì, spaventano un po’ tutti.
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