Christian Horner, team principal della Red Bull, ha confermato che Max Verstappen gode di alcuni privilegi nel team. La sua posizione ha infatti un’influenza diversa rispetto a quella del compagno. Un fattore inevitabile, come detto dallo stesso Horner, quando si portano a casa determinati risultati.
Privilegi Verstappen in Red Bull: Horner non smentisce
Avere dei privilegi all’interno del proprio team è inevitabile con determinati risultati, cosa che accade anche in Red Bull con Verstappen, come ammesso da Horner. Il team principal inglese non ha infatti negato una situazione ormai chiara da anni. La scuderia di Milton Keynes ha investito molto sul pilota olandese che ha sempre ricambiato con ottime prestazioni e altrettanti risultati. Dall’esordio vincente in Red Bull nel 2016 fino alla conquista del terzo titolo mondiale la crescita è infatti stata esponenziale. Tale percorso ha così messo Max Verstappen in una posizione diversa da chi gli sta di fianco.
La filosofia della Red Bull prevede infatti una prima e una seconda guida ben definite. E il “Verstappen-centrismo” difficilmente è stato messo in discussione, in particolare negli ultimi anni. Nel podcast “Secret of success” di Sky Sports F1, Christian Horner non ha così negato i privilegi di cui gode il tre volte campione del mondo olandese. Il team principal della Red Bull ha definito una conseguenza inevitabile tale riconoscimento. Una cosa che, come dichiarato, accade giustamente anche in Mercedes con Hamilton. Horner ha però sottolineato che nessuno però può essere posto al di sopra del team, Verstappen compreso.
“È inevitabile; con Hamilton in Mercedes non è diverso. Lewis ha un’influenza maggiore rispetto al suo compagno; per noi è lo stesso con Max. Certo, ogni tanto come team principal bisogna tenere la situazione controllata. Max è arrivato da noi ancora adolescente; ora gode di alcuni privilegi, ma resta comunque parte del team. Lo spazio per una primadonna non c’è; un pilota non potrà mai essere più grande della squadra. I successi non si ottengono da soli. È questione di equilibrio. Noi riconosciamo lo status che Max ha raggiunto, ma lui apprezza il fatto di aver bisogno del resto del team per correre ad un livello alto”. – Christian Horner
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