Luca Marini, neo pilota Honda HRC, ha scelto di cambiare squadra, sì, ma non senza consultare Valentino: “La prima persona che ho chiamato è stata mio fratello, è una persona di grande esperienza e intelligenza. Gli ho spiegato cosa avevo dentro“. Luca pensa di essere l’uomo giusto per i giapponesi, affiancato anche da capotecnico Giacomo Guidotti.
Marini: “Penso di essere il pilota giusto per Honda in questo momento”
Il passaggio di Luca Marini dalla Ducati del team VR46 alla Honda ereditata da Marc Marquez sembra per molti ancora una follia. Ma non è sicuramente così per il protagonista della storia, che ha grande fiducia in se stesso e nella squadra che lo ha accolto. La decisione di questo grande cambiamento, tuttavia, non è stata nè avventata, nè incosciente. Dalla sua parte ha avuto Il consigliere migliore che potesse chiedere: il fratello Valentino Rossi. Ecco cos’ha rivelato il marchigiano al Podcast ‘Por Orejas’ di Motorsport.
“Onestamente, la prima persona che ho chiamato è stata mio fratello Prima di tutto perchè è il capo della squadra, il proprietario. Ma anche perchè è una persona di grande esperienza e intelligenza, Gli ho spiegato cosa avevo dentro, cosa pensavo, che poteva essere un’opportunità per la mia carriera, per la mia vita e insieme, con l’Academy, con il mio manager e con la Honda, abbiamo iniziato a parlare e da quelle conversazioni è nato tutto questo”.
Il sogno di essere in un team ufficiale e poter essere protagonista si sta avverando, ma la sfida che si troverà ad affrontare sarà sicuramente molto ardua: “Penso di essere il pilota giusto per Honda in questo momento e penso anche che, per me , la Honda sia la squadra ideale, perchè è un sogno, è come andare a giocare per il Real Madrid o il Barcellona. Penso che al momento possiamo solo migliorare. Dobbiamo essere pazienti e darci tempo, non dobbiamo avere fretta“.
“La MotoGP è uno sport davvero complicato, con molta concorrenza: non c’è solo la Ducati, ci sono anche KTM, Aprilia, Yamaha, che spingono molto per migliorare le loro moto. Non sarà facile, ma dobbiamo lavorare meglio dei nostri avversari, non sarà facile, ma credo che abbiamo il potenziale e le persone giuste per farlo“.
“Lavorare con un costruttore giapponese è molto diverso, nel mondo di pensare. La cultura è molto diversa e dobbiamo avvicinarci di più. Io cerco di capire il più possibile il loro punto di vista e loro cercano di fare un passo verso l’Europa. Alla Honda ci sono persone molto brave che sono italiane e spagnole, dobbiamo lavorare insieme nella stessa direzione e cercare di comunicare bene, perchè questo sarà fondamentale. Non è stato solo Valentino a darmi consigli su come lavorare con i giapponesi, ma anche molte altre persone“.
Dal 2024 Marini sarà affiancato dal capotecnico Giacomo Guidotti, che prima lavorava nel box di Joan Mir: “Mi trovo molto bene con Giacomo, è italiano e sarà molto facile parlare e capirsi, quando dovremo mettere a punto la regolazione all’ultimo momento per perfezionare e guadagnare quel mezzo decimo di secondo in più, sicuramente ci capiremo molto bene. La Honda ha deciso di cambiare squadra, non so bene perchè. L’unica cosa che so è che devo lavorare il più possibile ed avere un buon rapporto con loro perchè, alla fine, sono la mia seconda famiglia e dobbiamo passare molti giorni insieme durante l’anno, e sarà sicuramente una bella esperienza“.
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Deborah Lazzaro