Lancia è pronta per un ritorno nel mondo dei Rally? Il settimanale italiano Autosprint ha dedicato parte della copertina ddel suo primo numero dell’anno alla notizia, con dei corposi approfondimenti su questo sensazionale scoop che farebbe di Lancia una sorta di revitalizzante per una categoria sempre più alla deriva.
Lancia Ypsilon vettura prescelta per il ritorno nei rally?
Lancia sta preparando il suo ritorno al Campionato del Mondo Rally. Il settimanale Autosprint apre il suo primo numero dell’anno con questa notizia in una notizia scritta dalla penna di Marco Giordio. Sarebbe una svolta per un campionato che da tempo è smarrito e cerca il suo posto nei tempi attuali.
La decisione, che è stata maturata da tempo all’interno della dirigenza del marchio e di Stellantis, segnerebbe l’inizio della rinascita del marchio. Le speranze sono riporte nella nbuovissima Lancia Ypsilon, piccola vettura urbana che è riuscita a mantenere vivo il marchio, e la sua presentazione è prevista per febbraio.
La nuova Ypsilon sarebbe proprio l’auto scelta per debuttare nel 2026, in occasione del nuovo regolamento. Le regole evolute sembrano orientarsi più verso un Rally2+ che verso una continuazione del Rally1, considerato eccessivamente costoso dalle case automobilistiche attualmente coinvolte.
Il vantaggio del Rally2 sarebbe sfruttare l’esperienza di un’altra marca del gruppoStellantis, Citroën. Questo consentirebbe a Lancia di progredire, anche essendo presente nel Rally2 nel 2025 per preparare il grande salto.
Un’assenza importante nel mondo rally
Il gruppo Stellantis è presente in tutti i campionati automobilistici mondiali, tranne nei rally. È vero che in F1 c’è uno stallo quest’anno, ma la Ferrari è di proprietà della famiglia Agnelli, che a sua volta è una figura chiave in Stellantis. Peugeot è nel WEC, mentre DS è in Formula E.
Ricordiamo che Lancia ha avuto grandi successi sportivi – non tanto in F1, anche se la sua D50 è stata campione nelle mani della Ferrari – nell’Endurance e soprattutto nei rally. Dalla Fulvia HF al mitico Deltone, passando poi per la Stratos, la 037 e la Delta S4, tutte vetture vincenti. Per 20 anni ha dominato la specialità, ritirandosi ufficialmente dopo il 1992, ma prolungando la sua presenza nel Campionato del Mondo per un altro anno con Carlos Sainz e Repsol. Tra il 1974 e il 1992 ha ottenuto 10 titoli mondiali costruttori, 4 titoli piloti; 73 vittorie (con 16 della Vision in testa), 193 podi e 2.340 speciali vinte, come evidenziato da Marco Giordio nel suo articolo.
Tuttavia, sono passati più di 30 anni da quando si è ritirata dalla competizione. Sarebbe necessario ricomporre l’intera squadra, anche se si potrebbero sfruttare tecnici che attualmente lavorano per Citroën o che hanno lavorato per Peugeot e Opel nel reparto rally. Il fatto che il gruppo Stellantis abbia tutte le sue attività sportive sotto l’egida di Stellantis Motorsport faciliterebbe notevolmente le cose.
L’operazione avrebbe alcune somiglianze con quanto ha fatto Alfa Romeo, sfruttando un campionato per recuperare notorietà. Ma con un impegno molto maggiore, perché in questo caso sarebbe con auto e squadra proprie. L’idea è in corso, ma dovremo aspettare la sua approvazione definitiva e l’annuncio ufficiale.
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