Nel giorno di San Valentino sia la McLaren MCL38 che la Mercedes W15 sono scese in pista in seguito alla presentazione, con la vettura del team di Brackley che si è distinta per una particolare scelta sull’ala anteriore. Diversamente dai render digitali, la W15 reale ha infatti mostrato un ultimo flap ben diverso da quelli visti in questo nuovo ciclo regolamentare.
Ala anteriore Mercedes W15: idea geniale o esca per gli altri?
Dopo la presentazione nel giorno degli innamorati la Mercedes W15 è scesa in pista portando un’ala anteriore particolare rispetto a quella vista nei render digitali rilasciati dal team. Come si nota dalle immagini della monoposto in pista, l’ala anteriore risulta ben diversa da quelle che finora hanno caratterizzato la nuova era delle vetture ad effetto suolo. La Mercedes potrebbe infatti aver trovato una delle tante zone grigie del regolamento, un po’ come successo quando in pista comparve il famoso e discusso DAS.
Dalle immagini sul tracciato di Silverstone si nota infatti come il quarto flap dell’alettone anteriore diventi molto sottile, quasi un filo, andando verso il muso della vettura. La parte mobile risulta infatti normale, mentre quanto compare tra essa e il muso sembra essere una scelta utile solo a rispettare il regolamento. Dopo lo scherzo del braccetto in più aggiunto dal team di Brackley solo nei render digitali, come notato da Motorsport.com, è dunque lecito chiedersi se tale soluzione sia solo un’esca o se potrebbe essere una mossa geniale che aggira il regolamento senza violarlo.
Nel caso tale soluzione si presenti anche nei test pre-stagionali, con tutta probabilità gli altri team potrebbero storcere il naso. L’idea portata dalla scuderia guidata da Toto Wolff ricorda infatti le ali anteriori che circolavano fino al 2021, poi cambiate in quanto il regolamento delle monoposto ad effetto suolo ha vietato alcune componenti. La trovata potrebbe infatti violare quello che ad oggi viene chiamato lo “spirito del regolamento”, motivo per cui potrebbe esserci discussioni.
Trovata una zona grigia del regolamento?
Nel 2022, come ben noto, la FIA ha introdotto un nuovo regolamento con il ritorno delle vetture ad effetto suolo in pista. Lo scopo era, ed è, quello di avere monoposto in grado di seguirsi senza avere troppi svantaggi derivanti dall’effetto della scia. Per questo motivo la Federazione ha optato per l’effetto suolo, scelta che porta a una downforce maggiore ma a una minore creazione di vortici che portano la scia all’esterno. La conseguenza è stata l’eliminazione dei bargeboard, utili appunto a deviare il flusso all’esterno. La FIA ha inoltre imposto che tutti gli elementi delle ali anteriori non terminassero prima dell’attacco al muso.
L’articolo da rispettare a livello di regolamento tecnico è il 3.9.1 che vieta appunto l’interruzione degli elementi dell’ala prima che siano arrivati al muso, oltre a una serie di altri punti. Con queste soluzioni si è così eliminato il famoso vortice Y250. Tale vortice, spinto all’esterno dai bargeboard, era utile anche a diminuire la pressione andando, con l’aumento della velocità, a schiacciare maggiormente la vettura a terra (effetto suolo). Questo però risultava anche un enorme svantaggio per la monoposto che seguiva. Il vortice Y250 provocava infatti una grande perdita di carico sull’inseguitore, oltre a un maggior surriscaldamento delle gomme e conseguente usura.
Con quel piccolo filo che unisce il quarto elemento dell’ala anteriore al muso la Mercedes non sembra dunque aver violato le attuali norme. Tutti gli elementi dell’ala giungono infatti fino all’attacco del muso. Nel caso in cui l’idea dovesse funzionare, la W15 sarebbe in grado di avere un’ala in stile “old school” che legherebbe le mani della Federazione. Viene dunque da chiedersi, nel caso, cosa faranno le altre scuderie.
LEGGI: “L’analisi tecnica della Mercedes W15”
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