La McLaren ha presentato la nuova MCL38, monoposto con cui Norris e Piastri affronteranno il mondiale 2024 di F1, di cui di seguito vedremo l’analisi tecnica. Resta il classico color papaya a cui si aggiunge più nero rispetto allo scorso anno. Non sono comunque mancate alcune novità sulla nuova vettura del team di Woking.
Analisi tecnica McLaren MCL38: le novità 2024
Nel giorno degli innamorati, oltre alla nuova Mercedes W15, ha visto la luce anche la McLaren MCL38, di cui di seguito vedremo l’analisi tecnica. Come accaduto anche con la neonata del team di Brackley, anche i render rilasciati dalla scuderia di Woking potevano trarre in inganno. Alcune parti, rispetto a quanto poi si è visto in pista a Silverstone, sono infatti state ritoccate. Dopo aver svelato la livrea nel mese di gennaio e con una presentazione senza fronzoli, la MCL38 è stata svelata solo tramite poche foto. Le novità comunque non sono mancate.
La MCL38 è ovviamente un’evoluzione della precedente monoposto; un lavoro che, già nel 2023, aveva occupato il team diretto da Andrea Stella visto un inizio poco competitivo. Le pance sono spioventi e presentano un canale maggiore scendendo verso il basso. Il sottosquadro è stato aumentato, scelta che porterà ad avere un maggior afflusso di aria verso il fondo. Si nota inoltre un piccolo rigonfiamento in stile RB19 che, probabilmente, ha la funzione di convogliare meglio il flusso.
L’airbox risulta essere praticamente lo stesso di quello sceso in pista nella passata stagione. Il cofano motore invece presenta una piccola cresta e un bazooka più voluminoso. Il muso, rispetto a quello della precedente MCL60, sembra essere stato appiattito, con il naso che, come già visto su altre monoposto 2024, si appoggia al secondo elemento dell’alettone anteriore.
Sospensioni confermate, bocche dei radiatori diverse dagli altri
Una direzione diversa da quanto visto finora negli altri unveiling sembra essere stata presa per quanto riguarda le bocche dei radiatori. La sezione frontale risulta infatti quasi quadrata, larga la metà di quanto mostrato dalle altre scuderie, ma con un’altezza ben maggiore. Rispetto al 2023 hanno una posizione più arretrata e, inoltre, è scomparso il vassoio inferiore. La particolarità è che sembra spuntare un prolungamento superiore come quello visto sul possibile spoiler della nuova RB20.
I due team che alla fine del 2023 hanno lavorato maggiormente sulla parte aerodinamica potrebbero dunque aver preso la stessa strada per quanto riguarda questa zona della vettura. Confermati gli schemi delle sospensioni, con l’anteriore che resta push rod e la posteriore pull rod. Nella prima i bracci sono stati separati per questioni aerodinamiche; la McLaren ha cercato una pulizia e una separazione del flusso maggiore per avere il massimo dell’efficienza.
Il braccio posteriore del triangolo superiore è inoltre più inclinato, scelta presa per avere un maggior anti-dive. Nella seconda, la sospensione posteriore, è stata invece rivista la geometria nonostante la conferma dello schema del 2023. L’obiettivo, cercato da quasi tutti i team in pista, è infatti quello di allargare la finestra di funzionamento delle gomme andando, di conseguenza, a ridurne l’usura.
LEGGI: “La gallery della nuova McLaren MCL38”
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